Grifo, le vie dell’attacco (di Baldini) sono infinite

Dai quotidiani locali: con il trequartista dietro due attaccanti media-punti di 2,5 a partita, il 4-3-3 rischia di finire in soffitta. E c'è sempre anche il 4-2-3-1 delle riprese

Dopo una partenza difficoltosa, grazie all’applicazione di un gruppo concentrato, voglioso e ricco di talento ma non certo di attaccanti prolifici, Francesco Baldini ha potuto trovare soluzione al dilemma dell’attacco. Lo scrivono i quotidiani locali, Il Messaggero e La Nazione, edizioni umbre. Con il 4-3-3 e due attaccanti larghi con una punta centrale speso adattata, il suo Perugia non riusciva ad avere di frequente ragione delle difese avversarie. I due punti “bruciati” a Rimini il 29 settembre insieme al materassino di Tamberi hanno consigliato il tecnico per la svolta, favorita dall’entrata in condizione di Santoro, che si è dimostrato uomo-chiave.

La svolta è arrivata nella partita (a torto) più criticata, quella con il Sestri Levante. Quando il Perugia ha pensato prima al risultato assumendo a tratti un atteggiamento conservativo che non è nelle corde di Baldini. Quel giorno il tecnico di Massa schierò per la prima volta Santoro dietro due attaccanti (nella fattispecie Seghetti e Matos) chiamati a giocare più stretti e ad attaccare la profondità. Da allora la scelta si ripetuta quattro volte, con tre vittorie (appunto Sestri Levante, Fermana e domenica con la Virtus Entella, quando a far faville è stata la coppia-baby Cudrig-Seghetti) e un pari con la Torres, partita riassestata da Seghetti quando in campo c’era il 4-3-3. Con il 4-3-1-2 la media punti è 2,5 a partita.

Anche se poi a Fermo si giocò in maniera inedita, Santoro falso nueve e Matos e Lisi abbastanza larghi. Fatto sta che col 4-3-3 è arrivato qualche pari di troppo (Lucchese, Pescara, Pontedera, Rimini, Recanatese) qualche vittoria (Spal, Monterosi in Coppa Italia, Juventus Next Gen) e una media-punti da “appena” 1,75 punti a partita.

Nel novero delle possibilità sperimentate da Baldini non si può dimenticare il 4-2-3-1 utilizzato sinora solo nelle riprese (Pescara, Pontedera, Rimini, Recanatese), utile a rimontare contro Zeman e a ribaltare l’andazzo a casa PagliariMelchiorri. Insomma, Baldini ha già messo tre frecce al suo arco, tre valide soluzioni alternative per cercare il gol senza un bomber conclamato (aspettando Vazquez). E l’impressione è che altre ne verranno…

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