A Perugia si parla ormai da anni di crisi di spettatori, di fuga dal Curi e quant’altro e si tratta di considerazioni più che giustificate, facendo il confronto con un passato sempre più lontano. Ma se il presente vede la squadra biancorossa lottare a metà del guado della classifica di Serie C senza dare segnali – almeno per il momento – di poter aspirare ad un salto di qualità, beh, intanto quel salto lo ha fatto il pubblico perugino.
Grazie agli 8721 spettatori del derby, che resterà probabilmente la partita più partecipata dell’anno come da tradizione, il tifo perugino è balzato al secondo posto nelle presenze medie stagionali del girone B della Serie C. Basti pensare che prima di Perugia-Ternana e dell’ultimo turno di campionato lo stadio Curi (4750 spettatori di media fino a sabato scorso, dato stadiapostcards) era preceduto in classifica dai tifosi di Spal, Ascoli, Pescara e Ternana.
Mentre ora le prime posizioni della classifica sono state rivoluzionate: al primo posto sempre la media spettatori della Spal (5763) e subito al secondo ecco irrompere quella del Perugia, che grazie all’incremento-derby è salito a una media di 5.300 spettatori nelle prime 7 gare casalinghe della stagione. Superando le altre rivali Pescara (5138), Ascoli (4914) e Ternana (4466). Per la cronaca anche nella classifica abbonamenti il Perugia occupa il secondo posto (2487) nel girone dopo la Spal (3701). Nulla di esaltante rispetto ad un passato ben più glorioso che vedeva il pubblico del Curi mettere in fila questi ed altri rivali di città ben più popolose, ma è giusto prendere questi dati come piccoli segnali di come il cuore del tifo perugino continui a battere sotto la cenere in attesa di un auspicabile ritorno ai fasti del passato.