Prosegue abbastanza a rilento la prevendita per Perugia–Arezzo di Coppa Italia, in programma al Curi mercoledì alle 20,30 a distanza di pochi giorni dal 2-0 in campionato che ha rilanciato le velleità dei grifoni di Zauli. Più che comprensibile considerando le temperature e che si giocherà a metà della settimana, anche se il derby è sempre il derby e c’è da aspettarsi una impennata nelle ultime 24 ore della prevendita.
Ma se i tifosi sono tiepidi, va detto che invece il Perugia continua ad allenarsi ad alta intensità in vista di una sfida – quella valida per gli ottavi di finale della Coppa Italia di Serie C in gara unica – che potrebbe avere risvolti importanti per il prosieguo della stagione, considerando che alzare il trofeo significherebbe conquistare una posizione privilegiata nella griglia dei playoff.
Ecco perchè non sembra probabile che Zauli cambi molto il Perugia rispetto a quello vincente di venerdì scorso. Detto di Angella, che con ogni probabilità resterà fuori con la speranza di riaverlo domenica in casa del Sestri Levante in campionato, vale ricordare come non saranno della partita anche gli altri infortunati Lewis, Cisco, Dell’Orco e Seghetti, mentre tornerà dalla squalifica Polizzi e che Giunti, a sua volta squalificato in campionato e dunque destinato a saltare la trasferta di Sestri, dovrebbe quasi certamente essere impiegato.
La formazione? Difficile che il tecnico tocchi il pacchetto difensivo con Mezzoni e Giraudo sulle fasce, Amoran e Plaia al centro che molto bene si sono comportati venerdì. A centrocampo potrebbe esserci il ritorno della coppia Bartolomei-Giunti, Torrasi permettendo. Mentre Di Maggio si muoverà probabilmente nella doppia veste di centrocampista con compiti difensivi e trequartista con velleità offensive. In avanti, infine, largo a Matos e Lisi sulle fasce con un avvicendamento che potrebbe esserci al centro dell’attacco, considerando il fatto che Montevago è tornato da un infortunio e potrebbe soffrire le partite ravvicinate: probabile spazio a Sylla, senza dimenticare che anche Marconi viene tenuto nella debita considerazione.