La festa del Natale Biancorosso al ristorante il Battibecco è stata anche l’occasione per una chiacchierata con Luca Gemello, 24enne portiere del Perugia protagonista sinora di un campionato tra luci e ombre e nel mirino della critica per qualche errore. Anche se gli vanno riconosciute in molti casi anche parate decisive e da qualche settimana a questa parte il numero uno piemontese ha intrapreso un cammino più che positivo. “Se con Angella è meglio? Certo che la presenza del capitano aiuta a togliere responsabilità ai giovani – è la risposta di Gemello -, che possono crescere meglio prendendosele un po’ alla volta. Il nostro capitano se le prende tutte e in questo senso è molto importante”.
Poi, la conferma: “Personalmente dalla partita con la Ternana in avanti sono più sereno, contro il Campobasso credo di avere fatto una buona partita. Mi prendo dei rischi? Sì, lo faccio un po’ per caratteristiche e anche perchè da un portiere è giusto attendersi che se li prenda, poi sbagliando si impara. Ho commesso qualche errore e ne sono pienamente consapevole, anche se spesso gli errori reali, quelli che verifichiamo con lo staff che ci prepara, non risaltano agli occhi dei tifosi. In ogni caso io accetto tutto e mi prendo le mie responsabilità, non ho problemi a dire che in questo campionato mi aspettavo di più soprattutto da me stesso in certe circostanze. Detto questo, la scelta di Perugia la rifarei mille volte a occhi chiusi perchè qui mi sento giocatore e ho l’opportunità di crescere da protagonista, meglio qui che nelle categorie superiori a fare lo spettatore. Poi spero di riuscire presto a mettere tutti d’accordo sul mio rendimento”.
Parole chiare e assennate da un estremo difensore che, a parte la stagione di Renate, è al primo campionato in cui è chiamato a giocare con continuità. “Conoscendo il valore dei nostri giocatori – è la chiosa -, il campionato è al di sotto delle aspettative, bisogna essere oggettivi, all’inizio ci piacevamo un po’ troppo ma ora ci sentiamo più forti, facciamo punti e sappiamo di poter intraprendere una strada diversa. Dove possiamo arrivare? Io sono fiducioso, possiamo andare ancora lontano. Per essere più chiaro, spero di andare a casa a giugno al più tardi possibile…”.