Dopo una carriera spesa nelle giovanili di Benevento e Perugia, Alessandro Formisano ha vissuto un’ascesa rapida e una caduta altrettanto brusca nel panorama calcistico professionistico. Dopo un avvio brillante alla guida della prima squadra del Grifo, il più giovane tecnico tra i massimi campionati italiani, ha concluso il suo cammino in biancorosso con un esonero doloroso, frutto di risultati altalenanti e un rendimento insufficiente.
La stagione del Perugia di Formisano era iniziata proprio sul campo della Pianese, con quel clamoroso black out iniziale (3 gol subiti in 19 minuti) e poi la reazione che portò al 3-3 finale. Il Grifo, fin da quella prima uscita stagionale in campionato, è salito su un altalena che poi non ha più mollato: nelle successive 10 partite sono infatti arrivate 3 vittorie, 3 pareggi e 4 sconfitte, l’ultima delle quali, quella contro il Milan Futuro al Curi, è costata la panchina al tecnico campano.
Ironia della sorte, il nuovo regolamento che consente agli allenatori di cambiare squadra all’interno dello stesso campionato ha permesso a Formisano di trovare subito una nuova panchina e di sposare il progetto Pianese su invito del direttore sportivo Francesco Cangi, ex giocatore biancorosso. Domenica, al Curi, il tecnico classe 1990 affronterà la sua ex squadra, ora nelle mani di Zauli e lo farà a soli 56 giorni di distanza dalla sua ultima presenza sulla panchina biancorossa.
Per Formisano sarà la seconda gara alla guida della sua nuova squadra, dopo la sconfitta (4-2) al debutto contro l’Arezzo. La formazione toscana, che ha due punti di vantaggio in classifica rispetto al Perugia, in trasferta ha raccolto finora due vittorie, tre pareggi e cinque sconfitte. Il Perugia, dal canto suo, cercherà di sfruttare l’occasione per chiudere l’anno con un sorriso, in vista poi del mercato di gennaio che si preannuncia bello intenso dalle parti di Pian di Massiano, come annunciato da Mauro Meluso e Jacopo Giugliarelli.