Il Grifo verso Campobasso con la probabile difesa a tre. Una doppia richiesta per Montevago

Mezzoni braccetto è più di un'ipotesi, Cisco potrebbe partire di nuovo a destra. A centrocampo e in attacco si sprecano i ballottaggi

L’assenza di Dell’Orco, unita a quelle reiterate di Lewis e Angella, potrebbe avere un peso decisivo nelle scelte di formazione di Vincenzo Cangelosi per l’ultima trasferta della regular season del Perugia, in programma lunedì (ore 15) al “Molinari Avicom Stadium” di Campobasso. Senza Dell’Orco infatti il tecnico palermitano potrebbe decidere di non ripartire dalla difesa a quattro, anche se la bella ripresa contro il Sestri Levante (prima con il 4-3-3 e poi con il 4-2-3-1) è ancora sotto gli occhi di tutti. Ma farne una questione di modulo sarebbe sbagliato, visto che nell’occasione sono stati i cambi (quelli di Montevago e Seghetti su tutti) a dare più probabilmente una svolta alla prestazione del Perugia dopo un primo tempo deludente, caso non isolato.

A Campobasso d’altro canto sarà necessario giocarla tutta la partita, se si vorranno davvero sfruttare al massimo le residue possibilità di acchiappare un posto nei playoff. In caso di partenza con il 3-5-2 sarebbe probabile l’utilizzo di Cisco ancora una volta sulla fascia destra, con Giraudo dall’altra parte. Mentre la novità più significativa potrebbe essere l’utilizzo di Mezzoni nel ruolo di braccetto destro per la prima volta in questa stagione, insieme a Riccardi e Amoran nel possibile trio difensivo. E se il braccetto dovesse farlo Giraudo, giovedì rimasto in palestra per un piccolo risentimento che non dovrebbe fermarlo, allora sarebbe uno tra Yabre e Lisi a muoversi da quinto a sinistra. Ballottaggi aperti per chi dovrà giocare a centrocampo. Joselito potrebbe giocare da play con uno tra Broh e Giunti e con Di Maggio o Torrasi dall’altra parte, ma sono ipotesi. Come in attacco, dove Montevago potrebbe partire dal 1′ affiancato da uno tra Kanoute, Seghetti e Matos. Al bomber si chiedono però non soltanto i gol ma di migliorare il suo lavoro per la squadra.

In caso di 4-3-3 Mezzoni e Giraudo farebbero i terzini con Amoran e Riccardi al centro, tre centrocampisti come sopra e un tridente con Kanoute e Matos (o Seghetti) ai lati di Montevago o Marconi. Il 4-2-3-1, con due centrocampisti a fare diga e tre trequartisti a scelta nella folta batteria a disposizione, potrebbe essere nuovamente un’arma a partita in corso. Sin qui nomi e numeri, tenendo conto del fatto che ci saranno ancora due allenamenti prima delle scelte e che della determinazione nel corso delle sedute si tiene gran conto. Ma è sicuro che per dare una svolta al rendimento lontano dal Curi al fotofinish serviranno soprattutto continuità, determinazione e molto più coraggio del solito.

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