Gemello: “Dopo un inizio difficile, ora voglio riportare il Grifo in B”

Il portiere è stato nominato "Miglior biancorosso" della stagione dal Corriere dell'Umbria

Luca Gemello, portiere del Perugia, ha ricevuto il riconoscimento di “Miglior Biancorosso 2024/25” dal Corriere dell’Umbria, un premio assegnato sulla base delle medie voto delle pagelle stagionali. Accompagnato dalla fidanzata Federica e dall’addetto stampa del Perugia, Francesco Baldoni, Gemello ha ritirato il premio presso la redazione del quotidiano ed ha raccontato la sua annata tra alti e bassi. Nonostante la soddisfazione per il riconoscimento, il portiere ha riconosciuto che la stagione è stata complicata: Non mi sento il migliore perché non siamo arrivati ai playoff e non posso sentirmi soddisfatto”, ha ammesso con onestà. “C’è qualcosa di buono da prendere – ha aggiunto – da gennaio abbiamo tutti fatto una stagione da 6, ci siamo salvati e a un certo punto la cosa non era più scontata”. 

L’inizio al Perugia non è stato facile per Gemello, che ha confessato di aver avuto difficoltà a ritrovare le giuste sensazioni dopo l’esperienza in Serie A. “Venivo da un periodo in cui avevo giocato poco e le distanze cambiano“, ha spiegato. “Forse la mia testa non era settata su questo tipo di campionato”, ha aggiunto, riflettendo su come le aspettative iniziali fossero state troppo alte. La presenza di compagni inesperti in difesa ha reso tutto più complesso: All’esordio abbiamo giocato con Amoran, Plaia e Viti, tutti alla prima partita tra i professionisti, ha ricordato, sottolineando l’importanza di avere figure esperte come Angella o Dell’Orco per dare stabilità alla retroguardia. “All’inizio io avevo la sana presunzione sportiva di vincere il campionato ed ero convinto che il Perugia potesse fare bene – ha aggiunto Gemellopoi c’è la realtà di una Serie C che è tosta, in cui ci sono attaccanti che mentalmente, più che tecnicamente, ti possono mangiare in testa”.

Il valore della squadra

“Sicuramente valeva più di quanto fatto. Non so se si poteva ripetere il quarto posto dell’anno precedente, che avrei preso molto volentieri per giocarci poi dei playoff interessanti. Siamo stati molto presuntuosi all’inizio: dopo una bella prestazione, la giornata successiva siamo saliti su un’altalena che ci ha giocato brutti scherzi. Mister Cangelosi ci ha liberato la testa, ci ha dato il diritto di essere arroccati dietro per portare a casa il risultato. In una stagione così complicata è stato fondamentale trovare la via della concretezza per mettere al sicuro la classifica. Di sicuro questa squadra, con tutti gli evidenti limiti, poteva però dare molto di più. Cambio di proprietà? Per quanto mi dicessi sempre che conta il campo, inconsciamente è un aspetto che può averci condizionato. Ci sono stati tanti cambiamenti: la società, i dirigenti, gli allenatori. Non è un alibi, perché non stavamo facendo bene nemmeno prima, comunque non è stato un aiuto”.

Il futuro

“Ho un contratto fino al 2027 e qui ho un lavoro da finire e ho dei tifosi da conquistare. È logico che dopo una stagione così nessuno può ritenersi certo della permanenza. Non ho ancora parlato con la società, ma se vorranno continuare insieme sono il primo ad essere contento. Giugliarelli mi ha portato qua per un percorso che prevede di salire di categoria insieme al Perugia e ora credo alle parole di Meluso: mi danno fiducia per il prossimo anno, o per il 2027. Vorrei giocare di nuovo in Serie A. Prima però vorrei tornare in B con il Perugia”.

Cangelosi

“È calmo e pragmatico, non dice mai una parola di troppo. Ciò che serve dice e ciò che serve fa. Toglie il superfluo. Ogni settimana arrivano mille input e Cangelosi cerca di sintetizzare tutto con praticità. In più ha un rapporto molto scherzoso con i giocatori, cosa che non traspare dalle interviste”.

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