Il mondo della Serie B si trova in fermento per le conseguenze del deferimento del Brescia, accusato di mancato pagamento di ritenute Irpef e contributi Inps nei mesi da novembre 2024 a febbraio 2025. Massimo e Edoardo Cellino, rispettivamente presidente e consigliere delegato del club lombardo, sono stati chiamati a rispondere insieme alla società per responsabilità diretta.
Il Tribunale Federale Nazionale si pronuncerà il 29 maggio, con un verdetto atteso entro i primi giorni di giugno. Le sanzioni proposte dalla Procura prevedono una penalizzazione complessiva di 8 punti: 4 da scontare nella stagione appena conclusa (2 per Irpef e 2 per Inps), che condannerebbero il Brescia alla retrocessione diretta in Serie C, e ulteriori 4 punti nella stagione 2025/26 per violazioni successive al 16 marzo.
Se la penalizzazione fosse confermata, la Sampdoria potrebbe evitare la retrocessione diretta e ottenere la possibilità di giocarsi la salvezza nei playout contro la Salernitana. La società blucerchiata si sta preparando a costituirsi parte interessata, affidandosi agli avvocati Romei e De Gennaro, con la presentazione di una memoria d’intervento.
Tuttavia, il Consiglio Federale FIGC, convocato per lunedì, dovrà decidere se confermare le date degli spareggi, mentre Lega B e FIGC al momento escludono categoricamente un allargamento degli organici, ostacolando quindi qualsiasi modifica della composizione del campionato.
Parallelamente, il Collegio di Garanzia del Coni ha respinto il ricorso della Salernitana contro la sospensione del playout con il Frosinone, con una decisione motivata dall’assenza di presupposti per accogliere l’istanza. La discussione nel merito è stata fissata al 10 giugno.
Nel frattempo, anche Cosenza e Cittadella, entrambe retrocesse, stanno valutando la possibilità di presentare ricorsi simili a quello della Sampdoria. La loro posizione sostiene che il campionato sia stato falsato dalla mancata penalizzazione del Brescia a febbraio, con conseguenze sui risultati e sugli equilibri nella zona salvezza.
