Bazzani: “Ora il Grifo deve programmare. E credere nel tecnico senza mai farsi prendere dall’emotività”

Ex bomber, oggi allenatore che non lesina buoni consigli: "Fa mele vedere il Perugia in C, l'esperienza di Meluso è un valore. Pressioni e aspettative ci sono ma vanno sapute gestire"

A Perugia è stato bomber di razza ma è anche tornato da allenatore in seconda, ruolo che ancora oggi ricopre e che lo gratifica e lo appaga, in attesa al momento opportuno di avere l’occasione per spiccare il volo. Per Fabio Bazzani tornare a Perugia, nello specifico ad Assisi dove c’è stato il secondo Memorial Luciano Gaucci, è dunque una bella abitudine e un modo per continuare a sentirsi a casa. “Sono davvero contento di esserci”, conferma, prima di parlare della situazione della squadra biancorossa, che si appresta a cercare il rilancio e la risalita dalla C.

Seguo molto la C e devo dire che il Perugia fa male vederlo lì – spiega -, d’altro canto in Serie C ci sono cadute tante piazze importanti. L’auspicio minimo è che programmando bene torni in Serie B al più presto, il segreto è prendere persone che che sappiano scegliere bene e credere nel tecnico senza farsi trascinare dall’emotività. Meluso? Può essere una garanzia di esperienza e questo è un valore necessario, Perugia è piazza che giustamente ha delle aspettative e chi sceglie di venire a Perugia deve sposare queste caratteristiche. Le pressioni ci sono ma vanno sapute gestire”.

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