Iscrizione, il Perugia ai dettagli. I club in bilico in Lega Pro

A Pian di Massiano documentazione quasi completa, si attendono solo gli ultimi permessi. In ambasce Lucchese, Triestina, Renate, Casertana e Brescia, polemiche e trattative a Foggia e Cosenza

Tutto a posto o quasi per quanto riguarda l’iscrizione del Perugia al prossimo campionato. Il club di Pian di Massiano in queste per avrebbe praticamente completato la documentazione da inviare in Lega via Pec entro le 23.59 del 6 giugno. Tutto ok per quanto riguarda la fideiussione da 350mila euro, esattamente come nelle stagioni passate grazie al ripristinato indice di liquidità, tutto ok per la domanda di ammissione corredata dalla tassa di iscrizione, nonché per il pagamento di tutti gli emolumenti, fino alla mensilità di aprile 2024 compreso, a tesserati, dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo; delle ritenute Irpef riguardanti fino alla mensilità di marzo e i contributi Inps fino alla mensilità di aprile.

Il club di Faroni produrrà anche l’autocertificazione attestante l’assolvimento del pagamento di tutti i debiti scaduti alla data del 30 aprile 2025 maturati nei confronti di società affiliate alla Figc, oltre alla documentazione attestante conti in regola e un piano finanziario per il futuro. E’ in fase di ultimazione anche la documentazione relativa alla disponibilità dell’impianto di gioco, cui mancherebbero solo alcuni permessi che non dovrebbero tardare.

A Pian di Massiano vige dunque la massima serenità per il primo traguardo della nuova stagione, cosa che non si può dire invece per alcuni altri club della Lega Pro che vengono segnalati in grave difficoltà. La decisione della Figc, su proposta della Lega, di rafforzare i requisiti finanziari rende l’iter più complesso e rischioso, mettendo in difficoltà diverse squadre. Alcune hanno già risolto o stanno cercando di risolvere i problemi, mentre altre, come la Lucchese (già fallita) e la Triestina (che ha visto i tifosi ritirare il marchio), sono in grave crisi e rischiano di non ottenere la licenza.

Al momento, altre società sono in bilico. Tra queste ci sarebbero Casertana, Renate e il Brescia “abbandonato” da Cellino che dovrà sborsare 6 milioni di euro per evitare il fallimento al netto di quello che accadrà con i vari ricorsi avverso la retrocessione in Serie C. Inoltre bisognerà capire come si organizzerà il Cosenza retrocesso dalla B, che dovrebbe godere di un passaggio di quote societarie ancora non concretizzato, oppure il Foggia: i pugliesi si sono salvati ai danni del Messina ai playout ma il presidente Canonico ha prima paventato la possibilità dello stop agli investimenti e poi fatto retromarcia assicurando il contrario.

 

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