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Due gol, ‘garra’ e tanto ritmo: il Grifo ha già un’identità

Successo 2-0 nel primo test stagionale al ‘Curi’ contro il Cesena, a segno Dell’Orco di testa e Murano su rigore. Evidenti le lacune da colmare sul mercato ma si vede la mano di Alvini. E la difesa è ok

Iniziamo dagli spalti del ‘Curi’, che hanno accolto dopo un anno e mezzo circa 800 spettatori ed è già stato un primo, mezzo motivo per sorridere in attesa della fine della pandemia. Poi ecco il Perugia, il primo stagionale in casa: ancora incompleto, evidentemente spuntato in attacco dove Melchiorri è fuori condizione e Carretta in crescita ma evanescente, da registrare a centrocampo dove Vanbaleghem fa di tutto per sveltirsi e Burrai ha colpi da campione ma giocando a due non garantisce la necessaria fisicità. Però un Perugia anche intenso, efficace nel pressing e nell’aggressione sistematica degli avversari fino a quando le gambe hanno sostenuto il pensiero, con la catena di sinistra Vanbaleghem-Dell’Orco-Lisi che già funziona a meraviglia, il trio dei centrali che regge bene l’impatto con il primo avversario vero (Caturano, Bortolussi e Zecca non sono gli ultimi arrivati) e più in generale una squadra che ha saputo imporre a tratti ritmi che si sono rivelati troppo elevati per gli avversari. Come deve essere quando c’è una categoria di differenza.

Una constatazione importante, tenendo conto del fatto che fino a tre mesi fa il Cesena era squadra di pari rango che, anzi, nel girone di andata riuscì persino ad espugnare il ‘Curi’. Il Perugia ha messo la squadra di Viali alle corde tra il 5′ e il 15′, lo ha messo all’angolo e poi lo ha colpito. Prima Kouan (fendente alto), poi Lisi (deviazione mancata davanti a Nardi), quindi Carretta (pallonetto con salvataggio sulla linea di Adamoli) fino al gol, inevitabile, segnato da Dell’Orco all’8′ di testa sul calcio d’angolo preciso di Burrai. Il Perugia ha voluto colpire e ha colpito. Poi ha allentato il ritmo e dato inevitabilmente campo agli avversari, quando Caturano ha impegnato Chichizola a terra, prima che Kouan fallisse il bis nel finale di tempo.

La ripresa, con la girandola dei cambi, è stata più confusionaria ma sempre intensa. C’è stato modo di vedere Gyabuaa (ancora spaesato ma l’attesa meriterà), uno Sgarbi deciso a giocarsi il posto con il bravo Curado, un Chichizola padrone della sua area anche con i piedi, un Sounas come al solito irriducibile (suo il rigore conquistato) e Murano (gol dal dischetto a spiazzare il portiere al 39′) e Bianchimano (su di lui paratona di Nardi alla mezzora) che oggettivamente là davanti hanno fatto meglio di chi li ha preceduti. Per i rinforzi serve pazienza ma intanto, va detto, il Perugia di Alvini il suo tempo lo sta impiegando bene. E tra sette giorni in Coppa Italia si farà già sul serio.

 

 

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