Doping nel calcio, l’ex Grifo Sabatini: ‘Fatto inquietante che preoccupa’

Le parole del Direttore Sportivo: ‘Non è un discorso riferibile a Gianluca Vialli. Quando avevo 20 anni i medici mi facevano punture e non sapevo quello che mi iniettavano’

Le parole di Dino Baggio, secondo cui il doping nel calcio c’è sempre stato, non sono passate inosservate e hanno scatenato un dibattito. A LaPresse ha commentato il pensiero di Baggio anche l’ex Grifo Walter Sabatini: ‘È un discorso non certo di oggi. È un fatto inquietante che preoccupa ma è una storia obsoleta, a partire dalla morte di Beatrice. Non è un certo un discorso riferibile a Gianluca Vialli. C’è stata una moria di giocatori lunghissima per cui i sospetti sono consistenti e anche giustificabili, legati anche a metodi adottati una volta e che non erano probabilmente legati ad un sistema di doping ma un sistema di sostegno integrativo che portato a dosi eccessive può aver condotto a qualche problematica importante nel futuro’.

‘Ci si accorge dopo dei danni? – ha aggiunto il dirigente sportivo – ci sono passato anche io quando avevo 18 o 20 anni, passavano i medici ti facevano punture e non sapevo quello che ti iniettavano. E il rischio è insistito per tutti, a parte qualcuno che voleva le informative. Io mi facevo puntualmente due punture prima della partita senza mai fare una domanda, mi fidavo dei medici. Per adesso sono stato fortunato e non ho al momento un ritorno così negativo. Diciamo che era la prassi’.

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