La permanenza di Massimiliano Santopadre al timone in solitaria, l’ingresso del Fondo 10 Stadi e di altri soci in divenire con l’attuale presidente che resterebbe in minoranza, il passaggio delle quote a Claudio Sciurpa e al gruppo di imprenditori umbri. Pare proprio che allo stato attuale non ci sia una possibilità prevalente per il futuro del Perugia: lo rivelano i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria.
Secondo i quali tutte e tre le strade sembrano percorribili e tutte per l’attuale proprietà comporterebbero vantaggi e controindicazioni. Con Claudio Costantini, responsabile finanziario del Fondo, grazie anche ad una due-diligence già effettuata e conclusa, Santopadre avrebbe già raggiunto un accordo di massima per la sua permanenza mantenendo il 25 per 100 delle quote, nelle ultime ore pare che siano stati individuati altri soci potenziali e insomma, presto si potrebbe trovare la quadratura del cerchio di una soluzione che presupporrebbe una uscita di scena graduale dell’attuale proprietario, destinato almeno inizialmente a continuare il progetto sportivo in attesa di individuare il suo successore al timone, mantenendo sia lo sponsor tecnico che la gestione dell’Academy.
Nell’ambito della doppia trattativa, si può ben comprendere come mai Santopadre abbia rifiutato la cessione dell’esclusiva di tre settimane a Sciurpa che la richiedeva anche a nome dei soci umbri Antonini e Ricci. L’incontro di lunedì scorso con l’ex patron della Rpa avrebbe contribuito a chiarire alcuni punti oscuri ma non ancora a risolvere la questione dell’offerta irrevocabile e vincolante, che il presidente ritiene fondamentale e che sembra legata ad una conclusione non ancora avvenuta della due-diligence, probabilmente a causa di una disparità di vedute su debiti (2,5 milioni tra debito erariale e fornitori) e spese gestionali. Del prezzo (la famosa offerta da 6,5 milioni debiti compresi più sponsor tecnico e Academy) però si sarebbe nuovamente discusso.
E siamo alla terza soluzione, invisa ad una importante fetta della tifoseria pronta a contestare ad oltranza, quella di una permanenza di Santopadre qualora entrambe le trattative non dovessero sfociare in un accordo. Il Perugia in queste ore sembra vicino a cedere alcuni degli elementi più importanti (Seghetti e Iannoni), incamerando denari che servirebbero a rispettare le prossime scadenze e insieme, nelle intenzioni, a tentare di costruire comunque una squadra competitiva per tentare la risalita, rinviando a tempi meno stringenti le trattative per cedere il club.