Il Perugia è quasi pronto. Blindata da Formisano per quasi tutta la settimana, la prima con la società targata Javier Faroni alla guida, la squadra biancorossa sarà chiamata domenica (ore 20,45) contro il Gubbio a riscattare la sconfitta di Carpi, giunta a ridosso del closing, e a riprendere il cammino molto positivo che aveva contrassegnato l’inizio tra Coppa e campionato.
Rientrata l’emergenza generale e in particolar modo in difesa, nelle ultime ore il tecnico può sorridere anche per il ritorno a pieno ritmo di Bartolomei, che al pari di Seghetti sarà della contesa. Qualche difficoltà, invero, il Perugia potrebbe averla nel reparto offensivo, dove mancheranno Sylla e probabilmente Montevago, il cui recupero per la panchina è molto difficile e che con ogni probabilità verrà preservato in vista di Pescara. Con Seghetti a minutaggio limitato, il tecnico è chiamato a studiare soluzioni diverse per arrivare al gol contro un Gubbio, vale ricordarlo, che non ne ha ancora subiti.
Contro il Gubbio il Perugia potrebbe scendere in campo con il 3-4-2-1 con Seghetti al centro dell’attacco e due trequartisti (Ricci e uno tra Palsson, Polizzi e Di Maggio con l’islandese favorito) alle spalle, preservando così l’unico altro attaccante a disposizione, Marconi, per cambiare qualcosa a gara in corso. A meno di un improbabile utilizzo del baby Barberini.
Sarà ancora una volta un Perugia camaleontico e pronto a mutare in corsa il suo assetto: davanti a Gemello dovrebbero esserci Mezzoni, Angella e uno tra Amoran e Giraudo; sulla fasce largo a Cisco e Giraudo (oppure Bacchin), mentre a centrocampo toccherà probabilmente ancora a Torrasi e Bartolomei. Il piano-B potrebbe essere un più offensivo 4-2-3-1 con Cisco e Giraudo (o Bacchin) terzini, Mezzoni e Angella centrali, Torrasi e Bartolomei a centrocampo e Polizzi, Ricci e Palsson alle spalle di Seghetti. Sabato mattina la rifinitura, poi arriveranno le scelte.