Gemello 7 Un’unica incertezza che poteva costare cara (23’ st sbaglia il tempo dell’uscita su Ogunseye ma Tavernelli non sfrutta il ponte), due interventi in sicurezza di media difficoltà (39’ lo impegna Pattarello col sinistro, 40’ st blocca a terra il destro di Tavernelli) e soprattutto un miracolo (28’ st sulla girata di Guccione) a evitare l’1-1 regalando in pratica il finale in discesa e la vittoria ai compagni.
Mezzoni 6 Costante nella corsa e attento su Tavernelli, non è ancora lui ma la strada è giusta.
Amoran 6,5 Spesso libero da compiti di marcatura, è sempre pronto in anticipo in seconda battuta come i vecchi liberi di una volta.
Plaia 7 Quello con Gucci è un duello spigoloso che alla lunga lo esalta fino a renderlo un baluardo. Emblematica l’esultanza (30’ st) come dopo un gol dopo la respinta gladiatoria sul destro di Renzi. Monumentale. E senza avere al fianco Angella. Vamos.
Giraudo 7 Spesso in anticipo su Pattarello, dalle sue parti gravita anche Guccione che non la vede mai. Stantuffa a tutto gas fino alla fine, da applausi (45’ st) il salvataggio finale su Ogunseye.
Giunti 6,5 Motorino senza pause in chiusura e in appoggio nonostante l’ammonizione al primo fallo che poteva condizionarlo. Salterà il Sestri Levante.
Torrasi 6,5 Chiamato con costanza nel vivo del gioco, risponde bene e si prende finalmente la responsabilità di andare al tiro (al 6’ punizione precisa che sbatte sul palo esterno, al 9’ mancino debole e centrale, al 31’ destro largo dal limite). Al 28’ st vanifica una ripartenza in superiorità con un passaggio in mezzo tra Montevago e Di Maggio, continua a non usare la voce da leader ma intanto è arrivato il miglior Torrasi di stagione.
Di Maggio 7 Pensa con frequenza a pungere sulla trequarti e in fase di non possesso torna a fare il mediano, la sua posizione ibrida tra centrocampo e attacco è uno dei segreti della vittoria. Prestazione gasata (12′) dal gran collo destro del vantaggio biancorosso, seconda rete nel Perugia e tra i pro.
Matos 6,5 Francobollato nella morsa tra Coccia e Mawuli, è spesso frenetico ma oltre a mettere lo zampino sul primo gol (sua la conclusione ribattuta sulla quale si avventa Di Maggio) crea due occasioni praticamente da solo: al 34’ crede in un pallone vacante e sull’errore di Chiosa inventa la palla-gol per Montevago; al 16’ st bella intuizione per Montevago che era però in offside. Piano piano…
Montevago 7 Non era da lui l’occasione fallita al 34′, quando Chiosa ha ciccato il rinvio, Matos lo ha servito e lui ha appoggiato su Trombini. Mai lasciare una seconda opportunità (37’ st, errore in disimpegno di Lazzarini, tocco spietato da due metri e sesto sigillo stagionale) ad uno dei centravanti più “cattivi” davanti alla porta visti dalle parti del Curi.
Lisi 6 Sembra avere “gamba” e costringe Montini a non mollarlo un attimo. Da ricordare (31′) la scivolata con assist da un chilometro e l’affondo (5′ st) sull’imbeccata di Montevago con la scelta di andare sul fondo e crossare all’indietro invece di tirare.
Bacchin (dal 31’ st per Matos) 6,5 Frizzante anche da mancino sulla destra del tridente.
Bartolomei (dal 44’ st per Plaia) SV Interventi determinati a dimostrare che lui comunque c’è.
Leo (dal 44’ st per Montevago) SV Nella mischia con attenzione.
Marconi (dal 44’ st per Di Maggio) SV Nel recupero gli capita la palla buona ma si allunga sul fondo. Forse non ci credeva neanche lui.
Zauli 7 Ha azzeccato tutto, dalla formazione ai cambi ritardati addirittura al 31′ st. Che la dice lunga su come fosse determinato a non toccare nulla dopo cinque partite a cercare conoscenza del gruppo e quadratura. Si è finalmente vista la sua idea di calcio, la pressione alta e il palleggio in attesa del momento giusto per affondare. La prima vittoria è un premio alla pazienza.