Dopo una prima parte di stagione vissuta a difendere i pali dell’Umbertide Agape, squadra del suo paese, l’ex portiere del Perugia, Alessio Abibi, si è trasferito alla Pietralunghese, formazione che milita nel campionato di Eccellenza. Il classe 1996 si allena già con i nuovi compagni e debutterà domenica contro l’Ellera allo stadio Fioroni.

In una intervista rilasciata al Corriere dell’Umbria, Abibi ha anche parlato della fine della sua avventura in biancorosso: “A Perugia ero l’unico del territorio e anche grazie alla mia personalità ero ben voluto nell’ambiente. Tant’è che l’allora presidente Santopadre, il ds Giugliarelli e tutta la dirigenza mi avevano sempre detto che Perugia era come casa mia. ‘Puoi rimanere qui fino a quando lo vorrai’ ed io ero felice di tutto questo. Per cui da queste promesse ricevute ho aperto una mia azienda cha tratta prodotti di sicurezza nel mondo del lavoro. Poi in realtà quando ci siamo messi a sedere a febbraio per parlare del rinnovo del contratto, è vero che volevano che rimanessi, però le cifre offertemi erano veramente irrisorie, e purtroppo sono rimasto vittima di questo meccanismo che mi ha portato ad allontanarmi dalla società”. 

“In estate – ha aggiunto Abibi – ho ricevuto offerte dal Campobasso e dal Messina, però per me era difficile abbandonare la mia azienda nata da poco per andare a giocare lontano da casa. Quindi ho fatto la scelta di occuparmi del mio nuovo lavoro e per tenermi in forma, ma anche un po’ per gioco, ho accettato di dare una mano alla squadra del mio paese, l’Umbertide Agape, e li ringrazio di cuore per avermi accolto nella loro famiglia”.

“Pietralunghese? Quando il patron Giuliano Martinelli vuole un giocatore sa benissimo come farlo suo. Lui cercava un portiere e ha voluto il sottoscritto, e io lo ringrazio. Per questo cercherò di dare il massimo da qui in avanti per lui e per la Pietralunghese. Sono soddisfatto di essere entrato a fare parte di una squadra ambiziosa, che lotta per i vertici della classifica e con un bel seguito di tifosi”.