Gemello 6,5 La difesa fa il suo dovere anche quando viene privata dei big, il Pescara lo sollecita solo in avvio e in chiusura di match, con Bentivegna (destro al 20′) e Merola (sinistro al 41′ st). Sempre attento, le incertezze del passato un lontano ricordo.
Mezzoni 5,5 Il tandem con Cisco funziona ma va affinato, mentre nella fase difensiva stavolta arriva qualche sbavatura di troppo, come quando si perde Bentivegna (9′) oppure rischia l’autogol (17′), ancora quando perde un brutto pallone (41′ st) ma Gemello mette una pezza su Merola. Il fallo di Tonin allo scadere era da rosso e priva il Perugia di un big. Un po’ appannato ma sempre big.
Angella 6 Vale per Dell’Orco e vale per lui: del capitano basta la presenza e ne sa qualcosa Amoran. La ruggine dell’ultimo stop lo porta a qualche sbavatura in avvio (sul al 9’ l’errore di testa che porta all’occasione di Bentivegna, al 25’ si fa soffiare palla da Vergani). Sfiora il gol di testa (9’ st) prima dello sfortunato intervento alla spalla che lo terrà fuori nei prossimi mesi.
Amoran 6 Sempre bene in anticipo e in appoggio, dimostra anche di avere un piede educato. Nessuna incertezza anche quando al suo fianco si rivede il giovanissimo Plaia. In crescita.
Giraudo 6 Soldatino alterna sapientemente sciabola e fioretto senza mai abbassare il livello dell’agonismo. Bello il duello con Letizia, dalla sua parte lascia un pallone a Bentivegna in avvio e uno a Merola nel finale.
Giunti 7 Per il baby marchigiano questa sfida rappresenta un piccolo salto di qualità: prende costantemente l’iniziativa e le responsabilità sui piazzati, corner e punizioni tutti finalmente battuti come si deve. Piede e personalità, limitate le corse a vuoto. Un leader in itinere.
Broh 6 Ci mette la sua personalità, facendo girare palla a passo cadenzato senza mai perdere la bussola, anche a costo di beccarsi qualche fischio. Al 44′ st ha la palla buona sul sinistro ma spara debole addosso a Saio.
Cisco 6,5 Subito nel vivo a cercare con costanza il dribbling per creare la superiorità numerica, nella ripresa prova a mettere il turbo e nelle vesti di trascinatore fa ammonire Cangiano, spara un sinistro (28′ st) a metà tra tiro e assist, mette un rasoterra bloccato a terra da Saio (36′ st) e fa impazzire più volte Moruzzi e compagni in slalom. In crescita.
Di Maggio 6,5 La doppia veste di centrocampista e incursore sulla trequarti gli va sempre più a pennello. All’8’ st l’occasione più importante della ripresa la inventa ancora lui con una iniziativa chiusa da un destro rasoterra che finisce a lato di pochissimo.
Matos 6,5 Vuole festeggiare la centesima con una grande prestazione e quasi riesce anche a metterci il marchio. Le sue ripartenze a ribaltare il fronte affondando negli spazi mettono sovente in crisi il Pescara. Suo (10′) l’assist per il sinistro alto di Montevago, suo al 23’ il gran destro dal limite a mezz’aria a fil di palo, sua allo scadere del primo tempo la conclusione deviata da Saio sul palo. Nella ripresa cala (al 34’ st supera Saio ma poi si decentra) e lascia spazio a Lisi.
Montevago 5,5 Sa di non essere e al top e allora lotta per la squadra. Il pallone buono gli capita già al 10′ ma l’intervento di Pellacani al limite della regolarità gli impedisce la coordinazione.
Plaia 6 (dal 9’ st per Angella) Un tempo per tornare a mandare segnali confortanti e dire: io ci sono sempre.
Lisi (dal 35’ st per Matos) SV Pochi minuti e per poco non ci scappa (39’ st) il possibile rigore sull’intervento di Moruzzi.
Marconi (dal 35’ st per Montevago) SV
Bartolomei (dal 44’ st per Giunti) SV
Zauli 6,5 Ha trovato quadra ed equilibrio ma non ancora il modo di arrivare con frequenza al gol. La squadra però cresce a dispetto dei risultati ed è vero che avrebbe meritato di più contro Spal, Gubbio e Pescara. E come accadde a Formisano, la fortuna (leggi: infortuni) per ora non lo aiuta.