Grifo con il fiato sospeso: si decide sull’esonero di Zauli

Martedì di riflessioni e sondaggi per Faroni, Meluso e i collaboratori del presidente, decisione in arrivo prima della seduta del pomeriggio

Quella di martedì è stata una giornata campale, nel Perugia reduce dalla clamorosa debacle di Lucca, nella sfida che non avrebbe dovuto assolutamente perdere. Perchè la sconfitta, la terza nelle ultime cinque partite, ha inevitabilmente aperto le riflessioni del caso in seno alla dirigenza per arrivare al presidente Javier Faroni, tornato appena in tempo dall’Argentina per assistere all’ennesimo passo falso della squadra biancorossa in campo esterno. “Guardare sempre avanti” è la parola d’ordine che il presidente argentino ripete in queste ore, evidentemente tutt’altro che felice di come stanno andando le cose nella sua prima stagione alla guida.

Dopo avere assistito alla seduta defaticante del pomeriggio dalla panchina, Faroni e lo Stato Maggiore del Perugia (in testa il direttore generale sportivo Mauro Meluso, quindi i collaboratori del presidente) si sono riuniti e hanno dato corso a riflessioni e probabilmente anche sondaggi nei confronti di uno o più allenatori ritenuti papabili come sostituti di Lamberto Zauli. Pare che una decisione definitiva sul destino del tecnico romano sarà presa mercoledì mattina, prima della seduta di allenamento in programma nel primo pomeriggio. Non va considerato affatto scontato un possibile esonero, perchè la società ha sempre apprezzato l’approccio di Zauli, stimato l’uomo e il tecnico cui sono riconosciute enormi attenuanti legate in particolare modo alla continua emergenza che ha dovuto affrontare, come d’altro canto era capitato a Formisano prima di lui.

Sul piatto della bilancia anche la prossima, proibitiva trasferta in casa della capolista Virtus Entella e anche la situazione di classifica, attualmente pesantissima ma che potrebbe essere resa più leggera dall’eventuale penalizzazione della Lucchese di 4 punti, senza sottovalutare la possibilità di una mancata disputa dei playout in caso di distacco maggiore o pari a 8 punti dalla 15esima alla 18esima classificata.

D’altro canto, come si è arrivati a suo tempo alla decisione di sollevare Formisano dall’incarico, lo stesso potrebbe accadere oggi a Zauli qualora venisse ritenuta la soluzione del cambio necessaria e indispensabile per risollevare le sorti di un gruppo che ha dimostrato scarso spirito di squadra e preoccupanti carenze caratteriali. La “conditio sine qua non” potrebbe essere rappresentata dal parere favorevole o meno dell’eventuale tecnico ritenuto in grado di cambiare le cose. Anche qui, nulla va dato per scontato sia nel caso si punti ad un traghettatore, sia qualora si cerchi di iniziare dalla salvezza un progetto a più lungo respiro.

 

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