Il tecnico del Perugia, Vincenzo Cangelosi, ha presentato in conferenza stampa la partita contro il Sestri Levante, in programma sabato alle 17:30 allo stadio Curi. Ecco le sue parole.
Il rinnovo. “Ringrazio la società per la fiducia, così come i giocatori, lo staff e tutte le persone che lavorano per il Perugia. Mi hanno dato una grossa mano. Abbiamo lavorato tutti insieme, sono stati di grande supporto. Ora c’è la possibilità di costruire qualcosa che ci possa portare nel breve e nel medio periodo a fare qualcosa di importante”.
Sestri Levante. “Mi aspetto una partita complicata. Il Sestri si giocherà il tutto per tutto, è una squadra difficile da affrontare, ci mette tanta voglia. L’Entella contro di loro ha fatto fatica nel primo tempo, hanno chiuso tutti gli spazi. Ci vorrà tanta pazienza, dovremo cercare di sfruttare le occasioni che si presenteranno”.
Obiettivi. “Abbiamo due obiettivi in questo momento: fare il meglio possibile nelle ultime tre gare che ci possono portare ai playoff e, in più, potrò valutare bene i giocatori che faranno parte del Perugia e da lì potremo fare le scelte. La società ci ha dato il tempo necessario per capire dove migliorare. Dobbiamo cercare di concludere nel miglior modo possibile questa stagione, dobbiamo provarci in tutti i modi a centrare i playoff”.
Bagarre playoff. “Dobbiamo pensare solo alla nostra partita. E’ un mini torneo a 4 dove partiamo quarti, dobbiamo cercare di fare il massimo. Se riusciremo a fare 3 vittorie avremo maggiori chances di giocare i playoff. Solo le ultime due partite si giocano in contemporanea, concentriamoci su di noi poi si vedrà cosa faranno le altre”.
Tattica. “Di solito non giochiamo con palla lunga per saltare perché non abbiamo giocatori che fanno salire, quando si pressa alto l’errore può capitare. Il gol del vantaggio con l’Arezzo è nato da movimenti sbagliati in partenza. Amoran? Era l’unica giocata che poteva fare, gli è stata un po’ buttata la croce addosso. Ad Arezzo è stato una questione di atteggiamento generale. Accompagniamo ancora troppo poco l’azione, per questo facciamo fatica ad arrivare davanti. I meriti dell’Arezzo sono superiori al fatto che non abbiamo fatto una grande partita. Sì poteva e si doveva fare di più. Sul discorso del possesso, è normale che una squadra che ha avuto tre allenatori diversi con tre mentalità diverse si porta dietro tutto quello che gli è stato proposto. A me tutto questo possesso non piace. Per concetto, più palleggio e più corro il rischio di sbagliare, preferisco giocare in maniera più verticale”.
Problema trasferte. “E’ normale che se una squadra ha avuto problemi per 17 partite, vuole dire che tali difficoltà sono un po’ insite nella squadra. Quella di Arezzo si è complicata per diversi motivi, qualche giocatore non stava benissimo. Speravo che la squadra riuscisse a sopperire. Mi dispiace che non sia avvenuto, questa squadra può giocare in un certo modo, deve essere più convinta e coraggiosa”.
Presidente. “Con Faroni non abbiamo parlato di Arezzo. E’ contento del lavoro che abbiamo fatto nelle 8 partite. Ora c’è da lavorare molto di più, la grossa responsabilità che mi è stata data con il rinnovo ma non mi spaventa. La città si aspetta tanto. E’ normale che bisognerà costruire per poter aspirare a qualcosa di importante”.
Diciassette volte senza mai ribaltare il risultato. “Quando ci sono difficoltà durante una stagione può accadere che te le porti dietro. Non sono riuscito ad inquadrare la grande differenza che fa questa squadra tra casa e fuori. Con 5-6 punti in più era dentro ai playoff facilmente. E’ una squadra che doveva e poteva stare nei playoff”.
Condizioni. “Riccardi e Joselito ho cercato di preservarli durante la settimana. Negli ultimi due allenamenti hanno fatto tutto. Joselito ha faticato un po’ di più perché ha ripreso un’altra botta ad una caviglia. Oggi ha fatto tutto. Polizzi e Agosti vanno con la Primavera insieme ad Yimga”.