Continua il viaggio nelle strategie del Perugia, in questi giorni al lavoro per stabilire le priorità per la squadra che con Vincenzo Cangelosi alla guida dovrà affrontare il nuovo campionato. Alla luce dei 23 elementi di proprietà (più Kanoute che è in prestito biennale) per poter permettere l’arrivo dei rinforzi il direttore dell’area tecnica Mauro Meluso (che tale resterà senza nuovi inserimenti nei quadri dirigenziali) dovrà prima sfoltire l’attuale organico in maniera consistente.
Considerato il fatto che il Perugia saluterà in maniera definitiva quasi tutti i giocatori in prestito (Mezzoni tornerà al Napoli, Leo al Crotone, Di Maggio all’Inter, Plaia alla Roma, Marconi al Parma e forse per il solo Amoran potrebbe essere fatto un tentativo in caso di necessità verso la fine del mercato) nei piani di Meluso dovranno essere almeno altre 8-10 le ulteriori partenze. E tra le uscite messe in cantiere ci sono quelle dei giocatori più esperti come Angella, Lisi e Bartolomei, con cui si cercherà probabilmente di percorrere la strada dell’accordo economico, mentre su Dell’Orco verranno fatte valutazioni soprattutto di ordine fisico.
Quanto alle entrate, i ruoli mancanti nel futuro 4-3-3 di Cangelosi sono intuibili. Considerata la permanenza possibile di una spina dorsale con Gemello, Riccardi e Lewis, Joselito e Montevago, serviranno un terzino destro, un sinistro, due mezzeali di spessore e, qualora dovesse partire Seghetti, un attaccante esterno, più qualche alternativa. Nei piani di Meluso ci sarebbe anche un’altra prima punta importante da affiancare a Montevago, d’altro canto non esistono squadre vincenti che non abbiano almeno un paio di attaccanti da doppia cifra. Ma non ci sarà solo il 4-3-3. Il Perugia avrà anche un modulo alternativo, nella fattispecie il 4-2-3-1 come nel finale di campionato, ecco perchè c’è da aspettarsi che la batteria dei trequartisti resti folta.