Il Grifo anti-Pineto: Seghetti pronto al rilancio, Di Maggio ancora no

L'attaccante marchigiano sembra più avanti rispetto al centrocampista. Incertezza su modulo e uomini, Cangelosi tra 4-3-3 e 3-4-3

La differenza tra il Perugia di Terni e quello che sta per affrontare il Pineto al Curi? Intanto verrebbe da rispondere un Lewis in meno, un Seghetti e un Di Maggio in più. In realtà le cose non stanno proprio così, perchè ad avere un peso nelle valutazioni di Cangelosi sono soprattutto le settimane di allenamento. E questa settimana (corta) che ha portato un Grifo rivitalizzato alla sfida con gli abruzzesi lanciatissimi in piena zona playoff, pare abbia dato un responso interlocutorio rispetto a Di Maggio, non ancora in grado di essere rilanciato dall’inizio; mentre Cangelosi avrebbe invece registrato con soddisfazione la crescita esponenziale di Seghetti, il quale – il condizionale è d’obbligo – potrebbe finalmente essere arrivato alla fine del tunnel. Serviranno controprove ovviamente e non ce ne possono essere migliori di quelle del campo dove l’attaccante marchigiano potrebbe tornare ad essere utilizzato a gara in corso.

Detto questo, il Perugia che si appresta ad affrontare il Pineto potrebbe essere simile nell’impostazione a quello che ha battuto il Legnago una settimana fa, a prescindere da modulo e uomini. Ovvero una squadra camaleontica, pronta a cambiare in corsa a seconda delle letture che proporrà la partita, contro un avversario che verrà sicuramente a giocare a viso aperto, forte della sua classifica (ha 12 punti in più) e di una sfida d’andata che fu addirittura impari. Un match che i grifoni non possono avere dimenticato e che di sicuro non hanno dimenticato i tifosi che si aspettano un riscatto ad hoc da un Perugia che ora sembra davvero avere intrapreso la strada che potrebbe portarlo lontano.

La formazione? Se il Perugia dovesse decidere di affrontare la partita inizialmente con il 4-3-3, dovrebbe restare fuori uno tra Riccardi, Amoran e Dell’Orco, con Mezzoni (o Leo) e Giraudo sulle fasce. A centrocampo toccherebbe a Giunti, Joselito e uno tra Broh e Torrasi, mentre il tridente potrebbe vedere giocare dall’inizio Cisco (o Matos), Montevago e Lisi (o Kanoute). Ma non è da escludere anche l’opzione 3-4-3 con l’impiego contemporaneo di Riccardi, Amoran e Dell’Orco e con Leo che a questo punto sarebbe un’alternativa ai centrali insieme a Plaia, atteso solo in queste ore dal doppio impegno con la Nazionale Under 19. Nel caso Cangelosi potrebbe schierare due soli uomini a centrocampo con Mezzoni o Cisco a destra, Giraudo a sinistra e con un tridente composto da Matos (o Kanoute), Montevago e uno tra Lisi, Seghetti e Yabre a sinistra. Le opzioni sono davvero molte e quella più remota stavolta sembra l’utilizzo del 3-5-2 anche se tutto resta possibile e la rifinitura potrebbe aiutare il tecnico a sciogliere gli eventuali dubbi.

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