Primo tempo a tinte giallorosse, secondo più equilibrato. Dal Messagero: nella storia della B solo il Palermo nel ’95-’96 ha mantenuto la porta inviolata nelle prime cinque trasferte
Il Grifo blinda nuovamente la porta al cospetto di una corazzata. Sono passati 343 minuti dall’ultimo gol subito da Chichizola: quello di Prestia su corner al Curi. Nota estremamente positiva perché nel primo tempo il Lecce parte a razzo, attacca con determinazione e aggressività e avrebbe diverse occasioni per passare in vantaggio. Ma Angella e compagni reggono l’urto e tornano negli spogliatoi con il risultato sullo 0-0 dopo essersi affacciati solo un paio di volte nell’area giallorossa nei primi quarantacinque minuti. La grande occasione per i padroni di casa passa sulla testa di Majer, che manda a lato dando solo l’illusione del gol.
Nella seconda frazione Alvini cambia subito le carte in tavola: mandando dentro Vanbaleghem e Murano al posto di Segre e De Luca. La squadra di Baroni va vicinissima al vantaggio con Coda che in area incorna un cross di Di Mariano e colpisce l’incrocio dei pali. Il secondo tempo è però più equilibrato e i grifoni riescono a rendersi pericolosi in più occasioni, chiudendo la partita in attacco con una punizione guadagnata da Vanbaleghem. Da segnalare al 49′ la torsione in tuffo di Kouan e subito dopo il tentativo dal limite di Falzerano. Al triplice fischio il Perugia scrive un’altra pagina di storia: solo il Palermo, come riportato nell’edizione odierna de Il Messaggero, era riuscito nel ’95-’96 a mantenere la porta inviolata nelle prime cinque trasferte in B. Ora “Chichi” vorrà superare Berti e stabilire un record. Giovedì al Curi arriva la Reggina e Alvini può dire di aver tratto altri spunti positivi contro una super squadra.