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Coronavirus, slitta il Consiglio Federale: l’ipotesi di anticipare la riforma dei campionati è reale

Possibile una B con 32, 36 o 40 squadre divise in due gironi, la Figc ha preso tempo per approfondire la rivoluzione assoluta che eviterebbe i contenziosi. C’è però da convincere Balata…

La notizia è clamorosa, solo per il fatto che la cosa sarà realmente presa in considerazione. La Figc ha annunciato lo slittamento del Consiglio Federale previsto per venerdì 8 maggio, si badi bene un tavolo federale epocale, dal quale si attendeva una risposta definitiva o almeno una direzione sulla ripartenza del Calcio professionistico nella pandemia.

Ebbene, quel Consiglio non ci sarà, non per adesso. Il motivo dello slittamento? Pare che sia slittato il previsto incontro con il Comitato medico-scientifico per discutere le criticità del protocollo sanitario, indispensabile per stabilire l’eventuale ripartenza. Ma non è tutto, perchè come da comunicato pubblicato nel pomeriggio, la Figc si è anche riservata di valutare ed approfondire, nel frattempo, l’eventuale riforma dei campionati professionistici sulla quale era in atto già da molto tempo una discussione.  Cosa comporterebbe? Semplice (a dirsi, molto meno a realizzarsi): la scomparsa della Lega Pro e una Serie B a due gironi, dello stesso peso, con un numero di partecipanti variabile a seconda delle compagini che riusciranno ad iscriversi, che siano 32 (due gironi da 16), 36 (due gironi da 18) oppure 40 (due gironi da 20). Non a caso in discussione nel prossimo Consiglio Federale ci sarà anche la rivisitazione del modo in cui saranno assegnate le Licenze Nazionali. Inutile sottolineare come l’attuazione della riforma comporterebbe la sparizione di molti club, l’annessione di molti altri alla Lnd e la ‘promozione’ di un non meglio precisato novero di società alla B, ma soprattutto la  soluzione di qualsiasi problema legato alle cause risarcitorie per l’una o l’altra decisione in merito ai titoli di questa e agli organici della prossima stagione. Con una postilla. Per attuare questa riforma il primo ad esserne convinto dovrebbe essere Balata. E pare proprio che così non sia, almeno per ora.

Ecco intanto il comunicato federale. ‘Con riferimento all’ipotesi di riforma dei campionati, in particolare sulla Serie C – scrive la Figc nel comunicato -, circolata nelle ultime ore su alcuni organi di informazione e sui social media, la FIGC precisa che nel tavolo di confronto istituito dal presidente Gabriele Gravina con tutte le componenti federali lo scorso gennaio, sono stati discussi diversi scenari, ma i lavori si sono interrotti a causa dell’emergenza da Covid-19. Non appena possibile, è volontà della Federazione riprendere a discutere alcune proposte di riforma nel rispetto delle norme statutarie. Al contempo, la riunione del Consiglio Federale programmata l’8 maggio è stata posticipata per la necessità di maggiori approfondimenti. Per consentire al sistema calcio di fronteggiare la crisi contingente, il Consiglio Federale sarà prossimamente riconvocato con all’ordine del giorno le tematiche inerenti la ripresa dell’attività sportiva e per stabilire le linee guida per l’iscrizione ai prossimi campionati’.

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