Dai quotidiani locali: il Consiglio Federale chiamato a votare a maggioranza sulle iscrizioni di Lecco e Reggina. Comunque vada l’11 calendari con la X e la Y in attesa del Collegio di Garanzia
E’ il giorno del (primo) giudizio per il Perugia che lotta per la riammissione in Serie B. Il Consiglio Federale iniziato alle 10 è chiamato a votare a maggioranza sui pareri motivati ricevuti dalla Covisoc rispetto ai ricorsi presentati da Lecco e Reggina avverso la segnalazione delle rispettive domande di iscrizione che non hanno rispettato i termini perentori, con Brescia e Perugia in attesa di possibile riammissione quali prima e seconda aventi diritto. Lo ricordano i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione ed Il Corriere dell’Umbria.
Ma attenzione, una eventuale riammissione non potrà certo arrivare in questa giornata: se anche l’esclusione di Lecco e Reggina dovesse essere confermata, il Consiglio attenderebbe le domande di iscrizione alla B delle aventi diritto, da presentare entro il 18-20 luglio, ma soprattutto il verdetto del primo tribunale chiamato in causa, il Collegio di Garanzia dello Sport che si pronuncerà proprio il 20 o il 21 luglio.
Resta il fatto che la decisione del Consiglio Federale capitanato da Gravina, che ha già invitato i membri al rispetto della norma sulla perentorietà dei termini, sarà comunque di enorme importanza. I ricorsi scatteranno immediatamente in ogni caso: da Brescia e Perugia se Lecco e Reggina dovessero essere iscritte, da Lecco e Reggina qualora fossero escluse. Nel caso, l’11 luglio sarebbero comunque varati i calendari di B con una X e una Y.
Vale ricordare che Reggina e Lecco hanno inoltrato il ricorso senza poter presentare elementi nuovi, l’una fondando la difesa sullo squilibrio tra le tempistiche dei tribunali ordinario e sportivo (e dunque senza l’ultimo annunciato pagamento all’Erario), l’altro facendo leva sui tempi ristretti avuti per ottenere le autorizzazioni a utilizzare l’Euganeo di Padova e l’avvenuto invio della pec. Tutti argomenti (a meno di una sentenza “politica” che creerebbe un precedente a dir poco pericoloso) che di norma dovrebbero sgretolarsi di fronte al mancato rispetto della perentorietà dei termini.