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Perugia-Arezzo, i tifosi amaranto contro le restrizioni per la trasferta

Orgoglio Amaranto e i gruppi della Curva sud dell'Arezzo preparano le contromisure legali alla decisione dell'Osservatorio

Il derby tra Perugia e Arezzo, in programma domenica 21 aprile alle ore 16.30, non è solo un appuntamento atteso per gli appassionati delle due squadre, ma anche un evento di grande rilevanza per le questioni di ordine pubblico. L’Osservatorio per le Manifestazioni Sportive ha classificato la partita come evento ad alto rischio, suggerendo una serie di misure preventive per garantire la sicurezza.

Tra le raccomandazioni più significative, vi è la restrizione sulla vendita dei biglietti, limitata ai residenti nella provincia di Arezzo e condizionata alla sottoscrizione del programma di fidelizzazione della Società Sportiva Arezzo. Questo provvedimento è accompagnato dalla non trasferibilità dei biglietti e dall’implementazione di rigidi controlli di sicurezza, con un aumento del personale addetto allo stewarding e un potenziamento delle attività di prefiltraggio e filtraggio.

Come riportato da Arezzo Notizie, la proposta di limitare gli spostamenti dei tifosi di Arezzo ai soli pullman autorizzati ha sollevato polemiche. La misura, discussa già in una riunione preliminare del GOS il 22 marzo, ha suscitato una reazione critica da parte del comitato Orgoglio Amaranto, che ha inviato agli organi competenti una richiesta di motivazioni riguardo l’inopportunità di obbligare i tifosi a muoversi in pullman e di riservare l’acquisto dei biglietti ai sostenitori fidelizzati.

Nel documento si rileva che la misura riguardante i pullman pone grandi perplessità innanzitutto a livello giuridico, considerato che i provvedimenti volti a limitare la libertà di circolazione soggiacciono al rispetto dei princìpi di riserva di legge, riserva di giurisdizione e obbligo di motivazione. In secondo luogo, in considerazione dell’oggettiva difficoltà a reperire autobus per lo specifico fine richiesto, imporrebbe ai tifosi aretini oneri economici assolutamente non giustificati.

Per quanto concerne la limitazione della vendita dei biglietti ai tifosi fidelizzati, viene fatto presente che le esigenze di controllo degli accessi legate alla tessera del tifoso sono divenute del tutto inesistenti a seguito dell’introduzione del biglietto nominativo e del collegamento diretto dei terminali delle società di ticketing con la banca dati SDI.

In conclusione, viene richiesto alla Prefettura di Perugia che ogni e qualsiasi provvedimento volto a limitare l’accesso allo stadio per la partita sia adottato in termini utili per ricorrere al Tar avverso lo stesso. Già per la partita di Pesarodello scorso 5 novembre, inizialmente vietata ai tifosi amaranto da un decreto prefettizio, OA si rivolse al tribunale amministrativo regionale. Il ricorso fu accolto il divieto di trasferta annullato.

 

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