Domenica al Benelli (ore 20,45) per il Perugia arriva una trasferta insidiosa contro la Vis Pesaro, una partita da vincere per mettere il sale sulla coda della Carrarese al terzo posto al termine di un ciclo di gare in campo esterno che dal punto di vista dei risultati, Gubbio a parte, non hanno portato punti e soddisfazioni.
Ecco perché è lecito chiedersi quale formula sceglierà Alessandro Vittorio Formisano, che sarà opposto per la prima volta a Roberto Stellone, che invece ha nel Perugia l’avversario più frequente in carriera. Un avversario che Perugia conosce bene, il tecnico romano: le sue squadre sono prima di tutto solide, anche se in questi giorni la Vis, che si gioca una bella fetta di salvezza, lavora soprattutto sulla fase offensiva vista la cronica carenza di gol, acuita dalla partenza di Sylla per Perugia.
A scriverlo sono i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria. Confermare lo spumeggiante 3-4-3 sperimentato contro l’Olbia o tornare al solido 3-5-2 di Gubbio? Questo il dubbio che probabilmente aleggia in Formisano e nei suoi collaboratori, i quali intanto hanno recuperato anche Mezzoni e Lewis. Quest’ultimo dovrebbe comunque restare fuori per completare il recupero, mentre Dell’Orco non sembra ancora pronto per i 90’.
In caso di 3-5-2 dunque in difesa largo a Mezzoni, Angella e Vulikic, con Paz e Lisi sulle fasce, Iannoni, Kouan e Torrasi (o Agosti) a centrocampo, Vazquez e uno tra Ricci, Matos e Seghetti (Sylla sembra indietro) in attacco. Qualora si optasse per il tridente, largo a Bozzolan o Cancellieri per uno dei tre centrocampisti, con Lisi più avanti. Sempre che il tecnico non decida di tenere fermo qualcuno nell’ottica-playoff, laddove le soluzioni non mancano.