Grifo, la Carrarese bifronte ai playoff con l’effetto-Calabro

Dai quotidiani locali - Marmiferi inarrestabili in casa e ordinari in trasferta ma con il nuovo tecnico la media è stata da secondo posto

Al Perugia è dunque toccata in sorte la Carrarese di Antonio Calabro, terza classificata in campionato con un rendimento particolarmente elevato specie dal cambio in panchina in avanti con la sostituzione di Alessandro Dal Canto che aveva iniziato il torneo. Lo scrivono i quotidiani locali – Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria – nel loro approfondimento sull’avversario nel primo turno della fase nazionale dei playoff.

Vale ricordare che quest’anno la società marmifera aveva iniziato la stagione con grandi ambizioni, dichiaratamente puntando al primo posto dopo avere messo in atto investimenti di grande rilievo e il terzo posto finale soddisfa il club fino ad un certo punto. Non a caso sarebbe in itinere il rinnovo di contratto con il tecnico che ha alzato la media-punti (ne ha fatti 38 in 17 partite, più di 2,2 a partita), si parla di un altro anno con opzione di rinnovo in caso di promozione in quella serie B che a Carrara manca addirittura dal 1946, anche se la firma sembra sia posticipata alla prossima settimana.

Dall’avvento di Calabro la Carrarese, che ha chiuso la regular season come migliore terza dei tre gironi della serie C, ha fatto 8 punti in meno del Cesena che ha stracciato il campionato, ma addirittura 10 in più di Torres e Gubbio, 11 in più del Perugia, 15 in più del Pescara e 21 in più del Pontedera.

La forza della squadra bianconera è stato il rendimento al piccolo Stadio dei Marmi (poco più di 3.500 posti) a dir poco travolgente: 50 punti in 19 partite con 37 gol segnati e appena 10 subiti, 16 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta. Meno bene la Carrarese ha fatto però in trasferta, dove vanta il settimo rendimento con 5 vittorie, 8 pareggi e 6 sconfitte, 17 gol segnati e 20 subiti. Gli elementi chiave di Calabro sono il rifinitore Cicconi (1 gol e qualcosa come 10 assist), coadiuvato dai colleghi di reparto Della Latta e l’ex grifone Capezzi, i bomber Panico (10 gol) e Capello (8 tra cui quello in scivolata al Curi all’andata) e il crac-Finotto (7 gol e 1 assist in 14 partite da gennaio ad oggi).

All’andata il Perugia di Baldini veniva da tre vittorie consecutive e si fece bloccare sull’1-1 al Curi in una sfida che con il Var a disposizione sarebbe però finita 3-1, in virtù delle reti annullate in maniera del tutto gratuita a Kouan in avvio e Seghetti nella ripresa, oltre che del botta e risposta tra Capello e Matos (cross deviato nella propria porta da Imperiale), senza dimenticare la traversa colpita da Ricci. Altra storia al ritorno in Toscana, dove il Perugia di Formisano (allora a -2 dai marmiferi) fu protagonista di una vera battaglia durata 90′ e risolta da una prodezza di Finotto proprio quando la partita sembrava incanalata in un pareggio che avrebbe lasciato aperti i giochi per il terzo posto. Quel match risolto da un episodio in particolare lasciò grande amaro in bocca ai grifoni che oggi hanno la chance del riscatto nella doppia sfida da dentro o fuori.

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