Francesco Giannoni non ha mai smesso di tifare Perugia. Quando la squadra giocava al Santa Giuliana, prendeva per mano il figlio Claudio e insieme salivano sugli spalti per vedere la partita. Di stagioni, da allora, ne sono passate tante. Oggi il tifoso da record ha 94 anni, ma quella passione per il Grifo è rimasta intatta, attraversando il tempo. “Solo che adesso – spiega il figlio – sono io a tenergli la mano e ad accompagnarlo al Curi. La fede calcistica me l’ha trasmessa lui“. La sua presenza, con il cappellino rosso in testa, è uno dei punti fermi della giornata allo stadio anche per chi con lui condivide il settore. L’anno scorso non si è perso una partita in casa. “Non molla mai. Anche quando giochiamo in trasferta condividiamo ansie ed esultanze,” aggiunge il figlio. Questa bella storia è stata raccontata da La Nazione.
Questa è una storia d’amore incredibile, un atto di fedeltà pura che si ripete ogni domenica, oltre i risultati, i presidenti e le polemiche. Il super tifoso Francesco, che nel 2020 è stato anche premiato dalla Lega di Serie B, ha conosciuto nel tempo Franco Vannini, Renato Curi e il capitano Frosio, ammirando le gesta del Perugia dei Miracoli, capace di non perdere mai nella stagione 1978-79, con Ilario Castagner in panchina. Era presente quando l’arrivo di Paolo Rossi fece sognare il popolo biancorosso. Sventolava la bandiera allo stadio quando Luciano Gaucci presentò al grande pubblico giocatori come Cornacchini, Grosso, Liverani, Materazzi, Ze Maria, Nakata e Miccoli. “Ma i suoi grandi idoli sono stati Milan Rapajc e Marco Negri; mentre come allenatore porta nel cuore Giovanni Galeone,” sottolinea ancora il figlio.
A 94 anni, Francesco si conferma l’abbonato più anziano e anche in questa stagione è pronto a tifare Grifo. Tuttavia, la famiglia gli ha raccomandato di sedersi in tribuna, soprattutto nel periodo invernale. “Abbiamo sempre continuato ad andare allo stadio, anche di sera, e non smetteremo adesso,” racconta Claudio. Tanto che, per dimostrare quanto sia importante questa passione, il figlio, classe 1961, gli ha regalato l’abbonamento. “Il Perugia riesce a farlo sentire ancora giovane,” ammette.
A chi gli chiede cosa pensa della formazione allenata da Alessandro Formisano, risponde: “I risultati non sono stati positivi in questi ultimi anni, ci sono tante polemiche sulla gestione societaria. In famiglia non abbiamo mai preso in considerazione la gestione del club, ci siamo preoccupati soltanto di tifare la maglia. La fiducia l’abbiamo sempre data e quest’anno ci auguriamo di tornare in Serie B, perché questa città lo merita.”