Grifo, i retroscena dell’addio di Ricci e le fideiussioni di Santopadre

Un rapporto finito dopo gli entusiasmi iniziali: Ricci racconta cifre, accordi e motivazioni che hanno portato alla sua uscita dal progetto del Grifo

Mauro Ricci ha ufficializzato il suo addio al Perugia Calcio il 6 novembre, segnando la conclusione di un percorso iniziato con grandi ambizioni. Durante l’intervento nella trasmissione “Un venerdì da Grifoni”, l’ex dirigente ha svelato i dettagli delle trattative, le problematiche incontrate e le ragioni che lo hanno spinto a lasciare.

Le trattative iniziali e le difficoltà economiche

Come riporta il Quotidiano Sportivo, Ricci ha ripercorso le prime fasi dell’acquisizione, quando insieme a Claudio Sciurpa aveva valutato l’acquisto del club. La richiesta iniziale dell’ex presidente Santopadre era elevata, superando i 10 milioni di euro, inclusi i debiti in essere. Questa somma, ritenuta insostenibile, spinse il gruppo a interrompere i negoziati. Tuttavia, su richiesta di Triulzi, un altro interlocutore entrò in gioco: una cordata argentina che avrebbe acquisito l’80% del club, lasciando a Ricci e Sciurpa il restante 20%.

La situazione cambiò radicalmente con l’arrivo di Javier Faroni, che si propose per rilevare il 100% delle quote societarie. L’attuale presidente non solo garantì di evitare complicazioni agli altri acquirenti, ma si impegnò anche a incrementare il capitale sociale per rilanciare il Perugia.

La valutazione del club e il ruolo di Santopadre

Lo studio Chiomenti stimò il valore del Perugia Calcio intorno ai 6 milioni di euro, di cui 2 milioni destinati all’acquisto delle quote e circa 4 milioni rappresentati dai debiti accumulati. Santopadre, nel frattempo, aveva lasciato nelle casse della Lega una somma compresa tra 1 e 1,2 milioni di euro, proveniente dalle vendite di Iannoni e Vulikic.

Parte del debito era già stato ristrutturato: circa 1,1 milioni di euro sono stati diluiti in un piano decennale concordato con l’Agenzia delle Entrate. Inoltre, Santopadre aveva fornito fideiussioni per 1,2 milioni di euro, necessarie per l’iscrizione al campionato, che risultano ancora valide in attesa di sostituzione, nonostante un accordo notarile prevedesse la scadenza al 30 settembre.

Le ragioni dell’uscita di Ricci

La decisione di Mauro Ricci di abbandonare il progetto è maturata principalmente a causa delle divergenze sulla gestione della squadra. Si badava più al risparmio che al progetto sportivo, ha spiegato, lasciando intendere che le priorità economiche prevalevano su quelle tecniche e di rilancio del club. Infine, ha ricordato che Santopadre dovrà ricevere entro dicembre la seconda delle quattro tranche pattuite per il pagamento dell’acquisizione, pari a 500.000 euro.

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