E’ sconsolato Lamberto Zauli dopo il ko del Perugia con l’Arezzo. L’impressione è quella di un Perugia che avrebbe potuto disputare ben altra partita e ottenere ben altro risultato, anche solo pensando a venerdì scorso. Invece con quei due gol subiti nell’approccio sofferto iniziale, la squadra biancorossa è costretta a masticare l’amaro di una eliminazione. “Venivamo da un’ottima partita – esordisce il tecnico, ma oggi abbiamo fatto bene solo a tratti. Ho cambiato abbastanza, è vero, d’altro canto non si poteva fare altrimenti. Giraudo ha accusato un problemino e Plaia lo stesso, non potevamo rischiare di perderli. Quei due gol subiti dopo 15′ hanno connotato sin troppo la partita, eppure dopo il 2-0 la squadra mi è piaciuta nella reazione. Ci abbiamo provato, abbiamo attaccato con intensità come venerdì e riempito l’area, un gol ci avrebbe permesso un approccio diverso nella ripresa. Quando invece la squadra non mi è piaciuta, soprattutto sulle due punte dobbiamo lavorare molto e ne prendo atto. ci siamo appiattiti”.
E ancora. “Diapsiace, dobbiamo trovare la continuità, abbiamo preso due gol brutti ma se vogliamo guardare il positivo è che abbiamo provato a giocare nell’area avversaria e ci è mancato il guizzo finale. Nel calcio qualsiasi cosa va allenata per migliorare. E’ tornato il presidente? Fa piacere, ci porta entusiasmo, è una persona solare che ci sta molto vicino, anche tramite i suoi collaboratori si informa e siamo in continuo confronto, c’è un buon feeling, un rapporto continuo”.
Quindi ancora sulla formazione iniziale: “Gli infortuni sono tanti e ho pensato anche di dividere le fatiche in vista di Sestri, anche per far sentire dentro alcuni ragazzi. Non c’è stata una risposta di squadra, questo è vero, contro un avversario che invece ha utilizzato tanti titolari e che ha sfruttao errori che gli hanno agevolato la partita. Mezzoni? Poteva fare il centrale quando giocavamo a tre, ma con la difesa a quattro per me è un ottimo terzino, che ci dà grande spinta. Non dimentichiamo che giochiamo ogni 2-3 giorni è c’è anche Leo. L’approccio sbagliato? In realà loro sono venuti a pressarci più alti e noi non ci siamo fatti trovare pronti, si può anche soffrire per 20′ l’approccio determinato di un avversario, non ci sta però subire due gol in quel modo”.
La prova di Palsson e quella di Albertoni. “Non vedo responsabilità del nostro portiere sui due gol, ha guidato bene i compagni e fatto bene anche con i piedi. Per chi gioca poco, non è semplice disputare partite del genere, ha fatto una buona partita. L’islandese mi è piaciuto, non è uscito certo per demerito”.