Già 8 volte in rosso: Grifo sull’orlo di una crisi di nervi

Solo Gubbio e Campobasso contano più espulsioni rispetto al Perugia, peraltro tra le squadre meno ammonite del Girone B: un altro aspetto che la compagine di Zauli sarà costretta a migliorare per evitare guai peggiori di quelli attuali

Quello dei cartellini rossi sta diventando un problema serio per il Perugia. La squadra biancorossa fa allo stesso tempo parte del gruppo delle meno ammonite del campionato e insieme del novero di quelle che contano il maggior numero di cartellini rossi. Quanto è accaduto nel finale della sfida contro la Vis Pesaro è a dir poco emblematico: prima Montevago ha rischiato di farsi buttare fuori per una gomitata in faccia ad un avversario, qualche minuto dopo (era l’81’) è toccato invece ad Amoran essere espulso per una reazione su Coppola, ed al 94º è arrivata inevitabile la rete dei marchigiani. Inevitabile perché è la stessa cosa che era accaduta qualche settimana fa al Barbetti di Gubbio, dove Torrasi si era fatto espellere in maniera ingenua al 74º e il Perugia in 10 contro 11 è regolarmente capitolato nel finale di partita.

Vale ricordare che nel corso di questo campionato sono state addirittura 8 le espulsioni comminate contro i grifoni guidati prima da Formisano e poi da Zauli. Il primo segno di una chiara crisi di nervi lo dette Matos nel girone di andata contro il Rimini, quando si fece espellere dopo appena 12 minuti sullo 0-1, consegnando in pratica la partita agli avversari che finirono per vincere in scioltezza (4-1). Ai fini del risultato va detto che tutti gli altri cartellini rossi che i grifoni si erano beccati in precedenza sono stati ininfluenti, ovvero sono arrivati a risultato già acquisito. Ricordiamo il rosso comminato a Bacchin sul 2-0 in Perugia-Lucchese (4-0 finale), quello a Polizzi al 79º di Pineto-Perugia 3-1, quello in cui è incappato Mezzoni, espulso per doppia ammonizione in Perugia-Campobasso 2-1 a pareggiare il rosso comminato a Celesia qualche minuto prima; l’espulsione di Gemello al 95′ in Pontedera-Perugia 2-1; l’altro rosso per doppia ammonizione a Mezzoni al 79′ di Perugia-Carpi 1-0, quando l’uomo in meno sarebbe potuto costare caro, non fosse stato per il rigore parato da Gemello a Saporetti appena un minuto dopo.

Vale ricordare che in questo campionato sinora il Perugia di espulsioni a favore ne ha avute soltanto 2, quella di El Kaddouri contro la Spal (finì 1-1) e appunto quella di Celesia contro il Campobasso. Ma soltanto Gubbio e Campobasso hanno ricevuto più cartellini rossi del Perugia (9) e questo la dice lunga su come i grifoni finiscano troppo spesso per farsi buttare fuori in maniera ingenua e clamorosa. Otto sono davvero troppe espulsioni, specie considerando che il Perugia è tra le compagini meno scorrette del Girone, lo dimostra il 15º posto con appena 54 cartellini gialli nella classifica delle ammonizioni. Solo Ternana (53) e Sestri Levante (51) hanno ricevuto un numero di cartellini gialli minore rispetto a quelli del Perugia. Nulla rispetto ad un Ascoli (76) o alla Vis Pesaro (74) che però contano la metà delle espulsioni dei grifoni.

Eccettuato Mezzoni (7 gialli con 2 espulsioni) i giocatori più ammonito nella squadra di Zauli sono Torrasi e il giovane centravanti Montevago con 6 cartellini gialli e già questo la dice lunga su come il gruppo biancorosso debba imparare a smaliziarsi. A seguire ci sono Lisi e Bartolomei a quota 5, Giunti e Polizzi a 4, Matos, Amoran, Giraudo e Di Maggio a 3, Angella, Souare a quota 2, Gemello, Bacchin, Cisco, Sylla, Ricci, Viti, Plaia, Seghetti e Joselito a quota 1. Se si vuole raggiungere una salvezza tranquilla o magari cambiare l’attuale, pericoloso trend, l’aspetto disciplinare diventa uno dei primi da curare con attenzione.

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