La “finale” di Lucca e non solo: il Perugia si gioca tutto in trasferta

Nel prossimo mese i grifoni andranno tre volte su quattro in esterna dove il rendimento è a dir poco deficitario: partite decisive per evitare di venire risucchiati nel baratro-playout

Non c’è più spazio per i passi falsi, le beffe, i ribaltoni, gli errori in extremis. La sconfitta con la Vis Pesaro ha dato al morale una botta enorme e il Perugia non può più permettersi di scherzare, lunedì al Porta Elisa la Lucchese lo attende per una esplicita “operazione aggancio” in classifica, in pratica per trascinarlo sotto, nella piena bagarre della lotta per evitare i playout che fino ad oggi i grifoni erano riusciti a tenere a distanza. Inutile rimarcare quanto sia grande il pericolo, per una squadra che per lunghi tratti del campionato ha dimostrato scarsa personalità e carattere, nonché scarsa capacità di reagire di fronte alle avversità e alle defezioni.

Anche il mercato di gennaio, paradossalmente, appena iniziato a dare i suoi effetti ha subito un brusco stop con l’infortunio di Riccardi. Il solo Broh per ora non è bastato a far cambiare passo alla squadra e Joselito, che al debutto ha inviato segnali confortanti, è troppo giovane per affibbiargli responsabilità così onerose. Lunedì nel motore di Zauli si innescheranno però Lisi, Kanoute e Seghetti e non è poco, per una squadra che ha bisogno di riavere a disposizione i suoi big (mancheranno ancora Lewis, Riccardi ma anche Di Maggio, Angella e Mezzoni) e di ritrovare come il pane la via del gol. Vada come vada lunedì, il destino ha deciso di mettere il Perugia – che fuori casa ha sempre stentato – di fronte ai suoi problemi, una sorta di “la va o la spacca”: tre delle prossime quattro, decisive partite saranno infatti lontano dal Curi.

Nell’ordine: a Lucca il 17 febbraio, a Chiavari in casa dell’Entella prima in classifica il 23, infine i grifoni faranno visita al Milan Futuro l’8 marzo, subito dopo la sfida casalinga con l’Ascoli del 3 marzo, altre due autentiche “finali”. Ed è inutile sottolineare come diventi imperativo invertire il cammino in campo esterno, dove nel 2025 manca la vittoria che non arriva addirittura dal 19 ottobre 2024 (1-0 ad Ascoli). E dove il bottino è misero, addirittura il peggiore del Girone (10 punti con 1 vittoria, 7 pareggi e 5 sconfitte, appena 13 gol segnati e 19 subiti in 13 partite) a pari merito con Sestri Levante e Legnago Salus. Un rendimento del tutto inaccettabile a prescindere da ogni avversità, una situazione che richiede una immediata inversione del trend. Non farlo, tanto per intenderci, significherebbe sprofondare nel dramma.

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