Boranga e il richiamo alle radici: “Nel Perugia serve più peruginità”

L’ex portiere e medico-atleta Lamberto Boranga si racconta al Corriere dell’Umbria, tra aneddoti del passato e uno sguardo critico al presente del Grifo

Lamberto Boranga, classe 1942 secondo l’anagrafe – ma solo formalmente – è tornato a parlare del Perugia Calcio, squadra con cui ha condiviso parte della sua lunga carriera. Ospite della redazione del Corriere dell’Umbria e della trasmissione L’Umbria in Diretta, Boranga ha espresso con affetto e lucidità il suo pensiero sul momento attuale del Grifo, richiamando l’importanza del legame con il territorio: Nel Perugia in Serie C, una volta, c’erano undici giocatori su undici umbri”, ha ricordato, aggiungo che il Grifo a suo avviso “deve tornare ad essere punto di riferimento delle società del territorio, una specie di faro in Umbria”.

Il commento dell’ex portiere tocca anche la recente transizione societaria dopo la lunga gestione di Massimiliano Santopadre. Un periodo segnato da alti e bassi, in cui – secondo Boranga – la rottura con Gianluca Comotto fu un grave errore. “Era l’unico capace di fare da tramite tra società e squadra“, ha sottolineato.

Per rilanciare il Perugia, Boranga non usa mezzi termini: Servono almeno 2-3 milioni di euro”. Ma al di là del budget, per lui è cruciale ritrovare la passione e l’appartenenza di un presidente “del posto”. Il riferimento va a figure del passato come Spagnoli o D’Attoma, o a nomi attuali come Brunello Cucinelli, pur consapevole che un suo coinvolgimento è improbabile. Anche sul fronte tecnico, l’ex estremo difensore critica le scelte di allenatori “presi chissà dove“, ricordando come professionisti umbri come Novellino o Cosmi potrebbero rappresentare una scelta più coerente con la storia e i valori della città.

Boranga non è solo un ex calciatore, ma anche un esempio di longevità sportiva. A 82 anni, continua a gareggiare nei Master di atletica leggera. Recentemente ha vinto il bronzo nel salto triplo ai Mondiali over 75 in Florida, e ora si prepara per i campionati italiani ed europei nel salto in alto e nel lancio del peso: Lì vinco sicuro”, dice con il sorriso di chi ha ancora fame di competizione.

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