Spal, lo sfogo dell’ex Grifo Baldini: “Totale mancanza di rispetto, un epilogo allucinante”

Il tecnico: "Nessuno si sarebbe aspettato questo epilogo allucinante. È mancato tutto, nei confronti della città, della tifoseria, dei dipendenti e della Spal"

Rabbia e amarezza sono i sentimenti principali che pervadono l’ambiente della SPAL, dopo la comunicazione ufficiale della dirigenza che ha annunciato l’assenza del club biancazzurro dalla prossima stagione di Serie C. La notizia ha sorpreso tifosi, giocatori e lo stesso allenatore Francesco Baldini, che non ha nascosto il suo disappunto riguardo all’atteggiamento della società.

La mancata iscrizione alla Serie C: la rabbia di Baldini

Il tecnico, che aveva condotto la squadra alla salvezza con un impegno notevole, non ha risparmiato critiche durissime alla dirigenza. In un’intervista a la nuovaferrara.it, l’ex Perugia ha commentato con amarezza la gestione dell’intera situazione, definendo la decisione come clamorosa e devastante”. Secondo l’allenatore, il comunicato diffuso dalla società ha messo in evidenza mancanza di rispetto nei confronti di tutta la città, dei tifosi e dello staff tecnico. “Nessuno si sarebbe aspettato questo epilogo, è stato allucinante. È mancato tutto in maniera totale nei confronti della città, della tifoseria, dei dipendenti e della SPAL.” – ha dichiarato Baldini.

Il video messaggio e la scomparsa di Tacopina

Baldini ha anche raccontato un episodio che ha ulteriormente alimentato il suo disappunto: prima delle ultime partite, Joe Tacopina e Alessandro Follano avevano inviato un videomessaggio alla squadra promettendo un premio in caso di salvezza. Tuttavia, una volta raggiunto l’obiettivo, Tacopina è scomparso, lasciando la squadra senza alcun supporto concreto. “Ci siamo sentiti per messaggio dopo il traguardo raggiunto, ma poi è letteralmente sparito”, ha sottolineato il tecnico. Inoltre, Baldini ha lamentato di non essere stato aggiornato né contattato riguardo agli sviluppi per la stagione successiva.

Mancanze gravi e mancanza di rispetto: lo stipendio di febbraio

Un altro punto su cui Baldini ha espresso rabbia riguarda la gestione degli stipendi. Il tecnico ha rivelato che la società ha pagato solo la mensilità di febbraio, lasciando lui e il suo staff senza compenso fino ad oggi, nonostante gli sforzi fatti per salvare la squadra. La situazione è diventata ancora più critica quando, a giugno, Carra e Casella sono stati incaricati di comunicare alla squadra che la SPAL non si sarebbe iscritta al campionato, un momento definito da Baldini come “un funerale” per i giocatori. “Tacopina avrebbe dovuto spiegare a me e al mio staff tecnico il perché ci sono stati pagati soltanto i giorni del mese di febbraio. Questa cosa mi fa venire il sangue marcio”, ha dichiarato Baldini.

Difficoltà personali e professionali: un campionato vinto

Nonostante le difficoltà e il trattamento ricevuto, Baldini ha sottolineato di aver affrontato un campionato che considera una vittoria, considerando le difficoltà psicologiche che ha dovuto affrontare personalmente. Il tecnico ha anche rivelato di essersi avvalso del supporto di uno specialista, Fabio Cola, per superare le difficoltà emotive. Tuttavia, la mancanza di supporto da parte della società e l’atteggiamento di Tacopina lo hanno fatto sentire abbandonato. “Alla SPAL sento di aver vinto un campionato, ma Tacopina non si è nemmeno degnato di chiamarmi al telefono. Ma di cosa stiamo parlando?” – ha concluso Baldini.

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