Il Perugia ha chiuso il suo non certo esaltante 2024 a 2 punti dai playoff e con 4 punti di vantaggio sui playout, per quanto con la poco confortante prospettiva di iniziare il 2025 a Ferrara, in casa della Spal che cercherà in tutti i modi di affossare i grifoni riportandoli ad un passo dalle secche. Tra Zauli e Formisano è stato pari e patta sul campo in Perugia-Pianese ma il confronto, inevitabile, è soprattutto quello alla guida della squadra biancorossa in questo campionato. Un confronto che probabilmente si chiude qui, visto che il mercato cambierà le cose in ogni caso. E’ dunque il caso di andare ad analizzare nei particolari.
Con Formisano il Perugia ha giocato 11 partite di campionato, con 3 vittorie, 4 pareggi e 4 sconfitte, 13 punti all’attivo (media 1,18 a partita), 13 gol segnati e 13 subiti. Con Zauli i grifoni in campionato hanno invece disputato 9 partite, con 2 vittorie, 4 pareggi e 3 sconfitte, 10 punti all’attivo (media 1,11), 12 gol segnati e 13 subiti. La differenza è pochi centesimi, una partita e 1 gol: un rendimento praticamente identico o quasi, a conferma del fatto che i grifoni non hanno fatto passi avanti nè indietro rispetto alla precedente gestione tecnica, confermando in maniera clamorosa pregi e soprattutto difetti messi in evidenza già nella prima parte della stagione.
Il tutto, beninteso, nonostante un cambiamento radicale nei principi di gioco da un tecnico all’altro, come lo stesso Formisano ha evidenziato nel dopogara in cui ha pubblicamente rivelato anche il motivo reale del divorzio dal club biancorosso: la disparità di vedute di origine tattica sul modo in cui utilizzare l’organico a disposizione. Formisano avrebbe voluto continuare con la difesa a tre, con Zauli il Perugia ha quasi abbandonato quella strada adottando con costanza la difesa a quattro.
I numeri. Il giovane tecnico napoletano ha utilizzato per 6 volte la difesa a tre (1 vittoria, 3 pareggi e 2 sconfitte, 6 gol segnati e 7 subiti, 6 punti: media 1 punto a partita) e 5 la difesa a quattro (2 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte, 7 gol segnati e 6 subiti: 7 punti, media 1,4), Zauli ha adottato solo 3 volte la difesa a tre (1 pareggio e 2 sconfitte, 4 gol segnati e 7 subiti, 1 punto: media 0,33) e 6 volte la difesa a quattro (2 vittorie, 3 pareggi e 1 sconfitta, 8 gol segnati e 6 subiti: 9 punti, media 1,5 a partita). Ergo, sia pure con un margine non clamoroso, i risultati danno ragione a chi ha voluto il cambio di modulo, che si tratti della società o di Zauli, perchè con la difesa a quattro, sia pure senza far sfracelli, il Perugia ha sinora reso sempre o quasi di più. E’ questa dunque la strada da seguire, a prescindere dalla guida tecnica e anche in riferimento al mercato di gennaio, e si tratta di una conferma. Anche se non si può sottacere il dubbio che hanno in tanti: bene la difesa a quattro, ma l’impressione è che un uomo in più a centrocampo in talune circostanze potrebbe aiutare.