Come era partito nel girone di andata, il Perugia sta ripetendo lo stesso cammino nel girone di ritorno. La combinazione è tanto curiosa da lasciar pensare che possa non essere casuale: 7 punti i grifoni misero insieme dopo le prime soffertissime 7 partite di inizio campionato, 7 in 7 partite ne hanno accumulati dal giorno di boa in avanti. Il pareggio in rimonta e rocambolesco sulla Pianese, la netta, illusoria vittoria sulla Spal, le prime crepe con la sconfitta di Carpi, lo stop interno sul pari contro il Gubbio, il pareggio con rimpianto a Pescara, il clamoroso ribaltone interno contro il Rimini e infine il pari a reti bianche di Pesaro: così era partito il Perugia di Formisano.
Il ritorno? Pari con la Pianese (di Formisano) al Curi, pari a Ferrara, vittoria rocambolesca sul Carpi, , ko a Gubbio all’ultimo secondo, pari col Pescara al Curi, pari a Rimini e inatteso ko con beffa al Curi con la Vis Pesaro: questo il cammino del Grifo di Zauli. Proprio come in occasione delle prime sette partite, tra una sfida e l’altra una notevole, determinante serie di infortuni e defezioni, polemiche ed eventi controversi (all’andata il closing, al ritorno il mercato).
Proprio i nuovi innesti restano la speranza più concreta, insieme ai recuperi dagli infortuni, perchè si concretizzi finalmente un cambio di passo. I primi match con Riccardi e Broh erano stati promettenti, poi l’infortunio del centrale ha interrotto il pensiero positivo. In attesa del recupero dell’ex Lecce, a Lucca il Perugia potrà avere per la prima volta probabilmente Yabre e Kanoute, oltre a Joselito e allo stesso Broh che sembra entrato in forma. E in fondo tra i volti “nuovi” si può inserire anche Seghetti, che sarà a disposizione in attesa di essere raggiunto nelle settimane successive da Di Maggio, Riccardi, Lewis, Mezzoni ed Angella. Elementi che in C sono in grado di cambiare il volto di qualsiasi squadra.