L’impianto delle rondinelle non è agibile e il Brescia aspetta la vincente del match di domenica fra il Grifo e la Triestina. L’inversione di campo resta l’opzione più probabile.
Da regolamento, in Coppa Italia, quando un impianto non è disponibile è l’inversione di campo la soluzione naturale. Ma il Brescia sta cercando una strada alternativa per non perdere totalmente il vantaggio dell’effetto casalingo.
Un passo indietro. Le rondinelle attendono, nel terzo turno del torneo, la vincente della sfida in programma domenica tra Perugia e Triestina al Curi (al via la prevendita) alle 20.30. Da tabellone la gara è fissata a Brescia ma il Rigamonti non è agibile.
Durante il lavori di adeguamento per la prossima serie A sono stati riscontrati ulteriori problemi all’impianto di irrigazione quindi, per il 18 agosto, non ci sarà il via libera come sperava il club di Cellino.
Il Grifo, in caso di successo con la Triestina, non giocherà al Rigamonti. La soluzione naturale sarebbe l’inversione di campo con la gara al Curi. Il Brescia vuole scongiurare tale ipotesi che comunque resta concreta. Il club lombardo punta a giocare in un vicino campo neutro e Mantova è una pista. Monza e Cesena sono le alternative.
Il Perugia guarda con interesse all’evoluzione della situazione. Prima c’è comunque da conquistare il pass per il terzo turno con un esordio vincente nella prima uscita stagionale in gare ufficiali.
Ufficializzati, intanto, orari e programma del secondo turno della Coppa Italia 2019-20. L’inversione di campo del match tra Monopoli e Cosenza, come da articolo 5 del regolamento della competizione, rende lo stesso percorso come il più probabile per la situazione di Brescia.