Il tecnico biancorosso alla vigilia del match che il Perugia giocherà alle 15 contro la Triestina al Nereo Rocco non firma per l’armistizio: “Milanese sarebbe contento del pareggio? Loro sono una squadra costruita per vincere e credo non abbiano qualcosa in meno di noi. Noi penseremo solo a fare una grande partita”
Sabato, nell’anticipo del girone B di Serie C, il Perugia giocherà un nuovo big match. Ad attenderlo alle 15 al Nereo Rocco sarà la Triestina, squadra che ha trovato diverse difficoltà da inizio campionato ma che lunedì ha fermato il Padova in Veneto. Se il ds Milanese, ex grifone, in settimana ha affermato che si accontenterebbe di un pareggio, Caserta alla vigilia risponde che non firma alcun armistizio: “Credo faccia parte del gioco delle parti e serva per stemperare la tensione. Se poi sarebbe davvero contento, sono considerazioni sue. Io voglio che la squadra faccia una grande gara e che al risultato ci pensi dopo”.
Il tecnico biancorosso ha affermato che nella lista degli indisponibili rientrano nuovamente Negro e Bianchimano: “Spero di recuperare il centrale per la prossima partita. Andrea lo proveremo oggi, ma credo non recupererà per Trieste“.
“La Triestina è costruita per vincere il campionato e non credo abbia qualcosa in meno di noi – Caserta ha così presentato il match – Noi andremo là per conquistare i tre punti, ma il cambio di allenatore (Pillon, ndr) dà sempre una scossa. Hanno avuto problemi legati al discorso Covid, ma sono forti e se la giocano a viso aperto con tutti”.
Per l’allenatore la partita assume un significato simbolico importante: “Al di là della classifica delle due squadre, è uno scontro diretto. Noi dopo Mantova stiamo rispettando le aspettative della tifoseria, della società e della squadra. In classifica ci mancano i punti di inizio campionato, ma in alcuni frangenti non riusciamo ancora ad essere squadra cattiva. Dobbiamo cercare di fare un grande partita per far capire a noi stessi la vera forza di questa squadra”.