Il numero uno della Lega Pro ha sostenuto davanti al Parlamento la necessità di ammodernare le strutture: “La C è il calcio che ne ha più bisogno. Per l’innovazione serve responsabilità condivisa”
Ghirelli si schiera. Il presidente della Lega Pro, confermato non più di una settimana fa, apre all’innovazione degli impianti di tutta la Serie C. La considerazione fatta a Umbria Tv dietro precisa domanda relativamente al nuovo “Curi”, poi ampliata a livello generale nelle parole pronunciate difronte alle Commissioni riunite Cultura e Ambiente della Camera il giorno seguente, sostiene la causa delle nuove strutture, tra cui quella anche biancorossa.
Nel suo discorso Francesco Ghirelli ha sottolineato l’importanza del ruolo sociale degli impianti legandosi al problema del Covid: “Un impianto moderno deve coniugare l’aspetto agonistico con la dimensione sociale e formativa”. Dura la critica alla situazione attuale, che evidenzia la necessità di nuovi impianti ““La maggior parte degli stadi utilizzati dalle società di Serie C sono vetusti. Abbiamo l’esigenza di interventi che rendano gli impianti tecnologicamente evoluti, sostenibili dal punto di vista ambientale, sicuri e attrattivi. La Lega Pro è il calcio che ha più bisogno di innovare negli stadi per generare reddito, riconquistare e preparare per le grandi squadre nazionali i giovani che mancano”. Il numero uno della Lega Pro avverte toccando il tema delle risorse: “La Serie C può essere un volano di crescita sociale ed economia sul territorio. Serve una responsabilità condivisa: È necessario potenziare e ampliare lo spettro di utilizzo dei Fondi Speciali gestiti dall’Istituto del Credito Sportivo e attingere ai programmi di finanziamento nazionali ed europei”