Le società retrocesse dalla Serie A, da questa stagione, devono versare un contributo di solidarietà ai club cadetti. Toscani e veneti non ci stanno.
Il ricco “paracadute” che percepiscono le squadre che retrocedono dalla Serie A ha generato, negli ultimi anni, un netto gap con il resto delle società del panorama cadetto.
La Lega B, lo scorso anno, per creare un parziale riequilibrio, ha inserito nel Codice di Autoregolamentazione il “contributo solidaristico” nella misura del 20% del paracadute, a carico delle retrocesse, da distribuire alle società cadette che non beneficiano di tale versamento. Fra i principali sostenitori del provvedimento anche il presidente del Perugia, Massimiliano Santopadre.
Ora però due dei tre club “caduti” dalla massima serie nella scorsa stagione non ci stanno. Empoli e Chievo (aveva chiesto anticipo sul paracadute) hanno infatti depositato un ricorso al Collegio di garanzia del Coni contro la Lega di B.
Chiedono che venga dichiarata “illegittima la pretesa di obbligare le società ricorrenti al pagamento del contributo solidaristico” previsto al momento dell’iscrizione al campionato.