Contro la Sulpizia il portiere argentino ha giocato la prima amichevole in maglia biancorossa, il collega Sturlese de Laspeziaoggi.it ne ripercorre i trascorsi italiani
I quasi trecento tifosi che hanno assistito all’amichevole con la Sulpizia hanno visto all’opera per la prima volta anche Leandro Chichizola. Il portiere argentino non ha dovuto sporcarsi i guanti neanche nell’amichevole successiva, quella contro la Virtus Sangiustino. In compenso ha mostrato la sua capacità nel guidare la squadra.
Cristiano Sturlese, giornalista de Laspeziaogg.it, racconta intanto i trascorsi dell’argentino in Liguria. Le aquile sono state la prima in Italia per Chichizola e in maglia bianca si è tolto soddisfazioni partecipando per tre anni consecutivi ai play off.
Che ricordo ha La Spezia di Chichizola?
“Quando è arrivato aveva fatto solo qualche presenza nel River Plate. Per questo c’era tanto scetticismo. Poi è diventato un punto cardine, giocando oltre 100 partite e lasciando un ottimo ricordo. Cambiavano gli allenatori ma lui era sempre protagonista. Il momento più alto è stato quello della vittoria contro la Roma agli ottavi di Coppa Italia. La partita finì ai rigori e lui fu decisivo parandone uno a Pjanic. In quegli anni il presidente Volpi investiva molto nel mercato, poi ha scelto una gestione più oculata e chi aveva un contratto alto è stato ceduto. Chichizola ha voluto provare a giocarsi le sue chances in Liga ma ha avuto poca fortuna diventando portiere di riserva. Girò la voce di un suo possibile ritorno in Liguria, la tifoseria lo avrebbe accolto a braccia aperte”.
Che caratteristiche ha?
“E’ più bravo con i piedi che nelle uscite. Rimane molto attaccato alla linea di porta”.
Che acquisto è per il Perugia?
“In ottica Grifo si era parlato anche di Scuffet, che da noi è stato protagonista della promozione in A. Chichizola è un ottimo acquisto. Ha l’età per essere un protagonista e aveva una voglia matta di tornare a giocare in Italia. Conosce la Serie B ed ha qualità”.