Il tecnico biancorosso alla viglia della sfida in Lombardia: “Sono una squadra in forma, ben allenata e con un attacco importante. Noi dovremo proseguire nel percorso di crescita”

“Il Como non è una sorpresa, il Perugia sì”. Così si può sintetizzare il pensiero di Massimiliano Alvini alla vigilia della trasferta in terra lombarda: “Noi arriviamo con le idee chiare su quello che vogliamo fare in campo ma consapevoli di avere difronte una squadra in forma. Loro non sono costruiti per un obiettivo di bassa classifica ma ce la giocheremo”. A tenere banco sono le situazioni da valutare in infermeria: “Sicuramente non saranno a disposizione Angella e Carretta. Poi abbiamo altri acciacchi dati dalle partite ravvicinate e andranno valutate le condizioni di Lisi, Dell’Orco, Rosi, Burrai e Matos. Scenderà in campo chi potrà dare il massimo”.

Il tecnico di Fucecchio ha detto la sua sul Como: “Un’ottima squadra, ben allenata e in salute. Hanno un attacco importante”. Alvini è soddisfatto del percorso che sta facendo la squadra: “Da quattro mesi lavoriamo insieme e in tredici partite ufficiali non abbiamo mai sbagliato l’atteggiamento. In tutti riconosco la voglia e il sacrificio per la maglia del Perugia. Ora dobbiamo cercare la continuità nel miglioramento lavorando bene quotidianamente. La partita di Ferrara ha dato tanti spunti e dobbiamo saperli sfruttare per crescere”.

Sul modulo: “3-5-2, 4-3-3 o 4-4-2 per me sono numeri di telefono. Nel calcio non ci sono situazioni statiche ma fluide che ti portano a leggere il calcio in determinata maniera. Ci sono adattamenti a situazione tattiche diverse. Poi conta con quanti uomini palleggi”. E sulla differenza di risultati tra le partite in casa e quelle in trasferte: “Non c’è un atteggiamento diverso. A fare la differenza è lo svolgimento delle partite dato anche dalle caratteristiche dell’avversario. Prima di Ferrara sono stato chiaro riconoscendo come insufficiente il cammino fatto in casa ma stiamo lavorando per migliorando”.