Dal Messaggero: l’eliminazione dai playoff dei grifoni è l’ultima di una serie inaccettabile di iniquità che alimentano la sfiducia dei tifosi nel sistema Calcio
Probabilmente non basteranno i dieci giorni annunciati da Massimiliano Santopadre per ‘digerire’ la clamorosa ingiustizia patita dal Perugia nel play-off a Brescia, dove il ko dopo i supplementari ha sancito la sesta eliminazione in sei partecipazioni dal 2014 ad oggi e la ‘condanna’ a disputare ancora il campionato di B.
Ma attenzione alle differenze, lampanti, tra questa delusione e quelle che l’hanno preceduta: stavolta da parte dei tifosi non è partita la caccia al colpevole, dalla società in giù. Il Perugia la partita dei playoff l’aveva vinta sul campo con il gol regolare di Santoro.
Semmai ci sarà da preoccuparsi se durante l’estate in arrivo i vertici arbitrali non dovessero prendere in seria considerazione la riforma dell’utilizzo del Var togliendo l’attuale, eccessivo potere discrezionale a ufficiali di gara inadeguati come Forneau e Abisso e come, prima di loro e sempre in occasione di Brescia-Perugia, Miele e Mazzoleni, ma si potrebbero fare decine di esempi tra A e B. Se questi sono gli arbitri migliori, la classe arbitrale lasci spazio al supporto tecnologico in tutto e per tutto. Altrimenti, se deve continuare ad utilizzarlo in maniera così iniqua, lo abolisca.