Dai quotidiani locali: il tecnico ha effettuato la rescissione davanti a Giannitti, Cruciani e al Conciliatore, rinunciando al premio-playoff ma in assenza del presidente. Che era però in città…
Non è stato un addio indolore, quello di Massimiliano Alvini e del suo staff. In sede ad attenderli c’erano il ds Marco Giannitti e il vicepresidente Marco Cruciani, fa rumore dunque l’assenza del presidente Massimiliano Santopadre, che era in città (in serata ha partecipato al Curi allo ‘sponsor day’) e che questo addio evidentemente tanto bene non lo ha preso. La conferma anche dal successivo comunicato ufficiale, piuttosto freddo e privo di ringraziamenti per la bellissima stagione. Lo scrivono i quotidiani locali, Il Messaggero, La Nazione e Il Corriere dell’Umbria.
In un’oretta tutto è comunque andato ‘a posto’: sono arrivate le firme davanti al Conciliatore sulla rescissione del contratto da poco rinnovato fino al 2024. Per liberarsi a favore della Cremonese che li ingaggerà per il prossimo campionato di A, Alvini e staff hanno dovuto rinunciare al premio play-off. D’altro canto il Perugia, che dalla Cremonese avrà ‘adeguate condizioni’ sotto forma di indennizzo, ha dovuto a sua volta rinunciare al tecnico sul quale aveva riposto grande fiducia e investito in ogni senso.
Un’ora dopo, all’uscita, Alvini è stato fermato dai cronisti e, imbarazzato, ha annunciato l’intenzione di spiegare meglio più avanti. ‘Non ho da dire niente… è stata una grande annata, poteva essere ancora più bella se quel fischio (in riferimento all’errore di Fourneau sul gol di Santoro nei playoff, ndr) fosse stato diverso. Sicuramente è una strada tracciata, è stata una grandissima annata, che ti porti dentro. Questo è sicuro. Deluso dalle polemiche di questi giorni? Assolutamente, perché siamo stati bene insieme e quindi capisco. Poi una volta sicuramente devo parlare, oggi però è così, oggi è un giorno diverso’. Poi piede sul gas e via, verso Cremona e le grandi sfide della A.