Il tecnico del Perugia: ‘Il calcio è uno e basta, poi ci sono diversi modi di interpretarlo. Quando si parla di bello o brutto è soggettivo. Secondo me contano i risultati perché si gioca per vincere’
Dopo Cesena, ha fatto tappa anche al Complesso San Michele di Salerno, ‘La storia di mister promozioni’, il libro biografico sulla vita sportiva e non di Fabrizio Castori scritto da Massimo Boccucci e Simone Paolo Ricci.
L’attuale tecnico del Perugia, ospite dell’evento inserito nell’undicesima edizione del Festival del Calcio Italiano, ha riannodato i fili dei ricordi: ‘Prima ho fatto il ragioniere, ho venduto calzature e poi ho fatto l’allenatore nelle categorie inferiori. La scelta di dedicarmi al calcio è stata fortunata’.
In un’intervista rilasciata a TMW a margine della serata, Castori ha parlato della sua idea di calcio: ‘Il calcio è uno e basta, poi ci sono diversi modi di interpretarlo. Quando si parla di bello o brutto è soggettivo. Secondo me contano i risultati perché si gioca per vincere’.
Sui suoi idoli: ‘Gli allenatori che ho seguito sono Zeman e Sacchi. Ho avuto il piacere di frequentare quest’ultimo, cercando di carpirne i segreti. Mi ritengo un seguace di Arrigo Sacchi’.
L’allenatore di San Severino Marche, durante la presentazione del libro, ha poi parlato anche della clamorosa promozione in serie A centrata con la Salernitana nel campionato di serie B 2020-2021.