“Il Perugia di oggi? I risultati sono modesti, tanti tifosi ci dicono di provare grande nostalgia per gli anni in cui la nostra famiglia era al timone del club“. Così Riccardo Gaucci ha parlato a Tuttosport, intervistato dopo la vittoria del campionato di Prima Categoria del suo Asssisi e dell’annuncio del primo Memorial dedicato a Luciano.
“Mio padre era fuori dagli schemi – ha aggiunto Riccardo – riuscì a tenere la squadra in Serie A per sei anni, raggiungendo anche la Coppa Uefa e scegliendo giocatori da categorie inferiori o paesi dove nessuno andava a pescare. Tanti di quei personaggi hanno fatto carriera, c’è perfino chi è diventato campione del mondo, segno che evidentemente ci sapeva fare”
“Ad un certo punto in mio padre subentrò la malattia che lo fece diventare un’altra persona e cominciò ad operare in un altro modo, sbagliando. Io e mio fratello eravamo troppo giovani per intervenire e fermare la deriva. Vi assicuro che molte volte sarebbe bastata una stretta di mano per non finire in quel modo. Mio papà ha consentito una vita agiata a centinaia e centinaia di persone. Ma il 95% di presidenti, direttori sportivi, allenatori e giocatori sono spariti dall’oggi al domani. È una botte che non passerà mai, ma ora è giusto girare pagina“.