Curi, l’omelia di Padre Mauro: “Quel numero 8 appartiene a tutti, soprattutto nelle difficoltà”

Il testo completo del messaggio del parroco biancorosso nel giorno del 47° anniversario dalla scomparsa dell’uomo-simbolo del Grifo

In occasione del 47esimo anniversario dalla scomparsa di Renato Curi, nel tardo pomeriggio odierno padre Mauro Angelini ha officiato la Santa Messa in suffragio alla presenza di squadra e staff del Perugia al completo, tifosi, amici e curiosi. Toccante come al solito l’omelia di Padre Mauro che riportiamo integralmente.

Siamo sempre qui come vedi, caro Renato, e ancora oggi vogliamo ringraziarti per quello che hai seminato nei tuoi 24 anni di vita e in questi 47 nei quali continuiamo a percepire la tua presenza. Sì, infondo tu sei sempre presente nella vita di questo club e particolarmente in questo anno di cambiamenti; insieme a te questo anno vogliamo chiedere al Signore anche la presenza affettuosa del Tigre Ceccarini, di Pierluigi Frosio e di Carlo Giulietti che dal cielo continuano ad amare il nostro Perugia”.

“Sì, abbiamo festeggiato da poco il 2 novembre la commemorazione dei nostri cari defunti ed io personalmente la reputo una delle feste più belle e consolatorie perché entriamo i comunione viva come in ogni santa Messa (molto di più che al cimitero) con le anime dei nostri cari defunti; a questo proposito vorrei dare la mia piccola testimonianza, da quattro anni sono stato nominato rettore della Chiesa del Gesù, una Chiesa che mia mamma Maria Enrica frequentava fin da ragazza: non ci crederete ma io in questi anni percepisco la sua presenza invisibile ma forte in questa Chiesa, e sento che mi aiuta, mi è vicina. E così avviene per Renato Curi, e ora anche con Mimmo e Carlo; sono vivi nel Signore, noi siamo in realtà mezzi morti quando non amiamo e prevale l’egoismo”.

“Renato Curi ci ha insegnato lo spirito di squadra, il reciproco aiuto, la tigna perugina da mettere in campo e ogni anno lo vuole ritrasmettere ad ogni giocatore che veste questa maglia con il Grifo; una maglia unica al mondo cari giocatori e vorrei trasmettervi che quel numero 8 ce l’avete attaccato tutti sul vostro corpo di atleti in ogni partita e spero possiate avvertire tutto questo specialmente domenica e in ogni momento difficile della stagione come lo è questo. Oggi siamo qui perché l’amore vero è eterno e non finisce e noi ti sentiamo vicino Renato Curi. Aiutaci… Forza Perugia!”.

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