Perugia, tra Faroni e Santopadre è braccio di ferro in vista del 29

La Nazione Umbria rivela lo scambio di diffide tra gli avvocati delle due parti

Il comunicato di smentita del Perugia relativamente alla possibilità di un ritorno del vecchio proprietario alla guida del club e di contenziosi in atto su garanzie e pagamenti è la testimonianza della venuta alla luce del tira e molla in atto tra Javier Faroni e Massimiliano Santopadre in vista della scadenza di fine dicembre, quando è previsto il saldo della seconda rata delle quattro previste per la cessione.

Quanto sta accadendo non è più sottotraccia, lo scrive La Nazione edizione Umbria che parla di uno scambio di diffide in atto tra avvocati delle due parti. Da una parte la richiesta di sostituire la fideiussione depositata in Lega, cosa che sarebbe dovuta avvenire a settembre, nonchè quella di risarcimento dei relativi oneri bancari e l’invito a rispettare la scadenza di dicembre; dall’altra la risposta della precedente scoperta di debiti non previsti, testimoniati anche dal comunicato di Faroni, debiti che sarebbero in ogni caso inferiori rispetto all’entità della rata da 500.000 euro prevista per il 29 dicembre. Che si conferma una data cruciale.

 

 

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