Tre possibilità e non solo. Il Perugia che si avvicina alla sfida con la Vis Pesaro sarà in emergenza, come accade ormai di frequente in questo campionato, ma potrà comunque opporre alla formazione di Stellone – tra lue più quadrate e in forma del torneo – un undici competitivo. E’ l’assunto secondo il quale in queste per sta operando Zauli noi confronti del gruppo, cercando al contempo le soluzioni migliori anche dovendo fare a meno di una sfilza di infortunati (Angella, Mezzoni, Riccardi, Di Maggio, Yabre, Lewis e Seghetti), uno squalificato (Lisi) più il nazionale Agosti.
La prima soluzione possibile è la conferma dell’assetto (il 4-2-3-1) e degli uomini schierati a Rimini, con la scelta di un centrocampista per la sostituzione più delicata, quella di Di Maggio. Bartolomei nel ruolo non è stato del tutto convincente ed è qui che entra in ballo l’opzione-due, con la scelta di un giocatore offensivo (Polizzi cui potrebbe subentrare il neoacquisto Kanoute, reduce da uno stop di un mese e che avrà dunque giocoforza minutaggio limitato) tra Cisco e Matos alle spalle di Montevago.
La terza opzione è quella che potrebbe prevedere un cambio di modulo, con l’inserimento di un centrocampista in più (nel caso Torrasi, Giunti e Broh tutti insieme oppure Bartolomei tra Giunti e Torrasi). L’eventuale 4-3-3 permetterebbe l’utilizzo del tridente con Cisco e Matos ai lati di Montevago. Il tutto dando per scontato l’assetto difensivo a quattro con Leo e Giraudo ai lati di Dell’Orco e Amoran, che poi scontato invece non è, considerando che al Romeo Neri il Perugia si è assestato dopo il passaggio alla difesa a tre.