Un calcio di rigore a favore o contro può indirizzare una partita oppure contribuire ad arrotondare o ribaltare un risultato ed è una specialità sempre più determinante. Ecco perchè avere difensori in grado di evitare di compiere falli da rigore e attaccanti capaci di procurarne diventa fondamentale. Il Perugia dell’ultimo campionato ne sa qualcosa, visto che per caratteristiche sulla carta la squadra aveva giocatori in grado di procurarne ma alla fine a favore ne sono arrivati soltanto 5 (più 1 in Coppa Italia) contro i 6 a sfavore.
Il motivo è facilmente spiegabile con la scarsa propensione dei grifoni di Formisano, Zauli e infine Cangelosi ad entrare nell’area di rigore avversaria, dove ad occupare gli spazi venivano troppo spesso lasciati i soli attaccanti centrali. Anche i centrocampisti non avevano (a parte forse il solo Di Maggio) la caratteristica di buttarsi dentro e le reiterate assenze di chi ha nel dna il dribbling dell’uno contro uno (SeghettI) hanno fatto il resto. Il campionato biancorosso è tra l’altro iniziato con lo shock di due rigori contro in Pianese-Perugia 3-3 il 24 agosto 2024, quello segnato da Mastropietro e soprattutto quello parato da Gemello al 90′ a Sorrentino che regalò un punto in rimonta (da 3-0 a 3-3) a dir poco rocambolesco.
Proprio la Pianese è la squadra che ha avuto più rigori a favore in campionato (11 di cui 7 segnati e 4 sbagliati), seguito da Arezzo (7 su 7 segnati), Milan Futuro (su 6 segnati 4) e Ternana (5 segnati e 1 sbagliato). Il Perugia è nel gruppone dei quinti con 5 rigori assegnati (5 segnati, il 100%) come Legnago (2 segnati e 3 sbagliati), Pontedera (3 segnati e 2 sbagliati), Entella (4 segnati e 1 sbagliato) e Gubbio (4 segnati e 1 sbagliato). A segno dal dischetto tra i grifoni sono andati 3 volte Lisi (al 26′ in Perugia-Lucchese 4-0 procurato da Seghetti, all 66′ in Torres-Perugia 2-1 per mani di Mercadante e al 47′ in Perugia-Carpi 1-0 procurato dallo stesso Lisi) e 2 volte Matos (al 45′ nel 2-1 al Legnago al Curi procurato da Cisco e all’8′ nel 2-1 all’Ascoli procurato da Giunti). Per la cronaca il Perugia ha avuto anche un sesto rigore in Coppa Italia, quello realizzato da Matos al 90′ nell’1-2 contro l’Arezzo in casa, procurato da Bacchin, il sesto su 6 a segno.
Perugia ben posizionato anche nella graduatoria dei rigori subiti, guidata dalla Lucchese (10, tutti segnati), Milan Futuro (9 di cui 6 segnati), Ascoli (7 di cui 5 segnati). Il Grifo è quarto con 6 rigori subiti di cui 4 segnati e 2 parati da Gemello, assieme a Legnago (4 segnati) e Pineto (tutti e 6 segnati).
Il portiere biancorosso ha portato appunto a casa il pari di Piancastagnaio e anche i 3 punti contro il Carpi, quando dopo il rigore procurato e segnato da Lisi ha provveduto al minuto 81 a neutralizzare il tiro dagli 11 metri di Saporetti. A segno contro Gemello dal dischetto sono invece andati oltre a Mastropietro della Pianese per il momentaneo 2-0 anche D’Ursi per il momentaneo vantaggio ospite in Perugia-Gubbio 1-1, Clemenza in Sestri Levante-Perugia il gol del 2-2 finale, Italeng per il momentaneo 2-0 in Pontedera-Perugia 2-1. Al Dt Meluso il compito di individuare sul mercato gli elementi in grado di migliorare le carte in tavola.